Archivio per la tag 'web2.0'

Il linguaggio universale dei simboli per comunicare

Zlango consente di creare messaggi per comunicare senza barriere linguistiche attraverso l’uso di icone che descrivono soggetti ed oggetti, azioni, stati d’animo, luoghi, situazioni…

I messaggi possono essere pubblicati, condivisi tramite posta elettronica ed inseriti in una pagina web. C’è anche la possibilità di usarlo con il telefonino per gli sms. Sopra per esempio, avrei scritto: “Il maestro ci ha dato un sacco di compiti per casa ed io torno e mi do per ammalato!“.

Mi ricorda i giochini svolti da certi vecchi software di scrittura per bambini, tipo Creative Writer. Simpatico e divertente.

MindMeister: brainstorming collaborativo online

Non so se saranno d’accordo i cultori del genere ma il futuro del mindmapping è online e sempre più orientato al web 2.0. MindMeister ne è un ottimo esempio.

Presenta tutte le caratteristiche principali di questo genere di applicazioni. Come interfaccia grafica assomiglia molto a FreeMind. Vi si possono importare mappe costruite offline con Mindjet MindManager e con FreeMind.

La forza di questo strumento risiede nel fatto che possiamo invitare amici a collaborare con noi, addirittura mantenendo una conversazione via Skype, e condividere l’area di lavoro. Un brainstorming di tipo collettivo, se vogliamo.

Se il destino dei software è diventare applicazioni web (vedasi il caso di punta di Google Documenti e Fogli di Lavoro), il mindmapping si presta alla perfezione a questo destino.

Al momento MindMeister è allo stato beta e funziona tramite invito (lo danno a tutti). C’è già una versione più sofisticata a pagamento.

Dello stesso genere, da seguire anche Mayomi e Bubbl.us.

Brainstorming con Bubbl.us

Bubbl.us non solo consente di creare diagrammi e di condividerli, ma è un servizio web 2.0 del tutto interattivo che si basa sul brainstorming e permette di generare mappe mentali all’interno del nostro browser.

Il processo di creazione è semplice ed aiuta a orientare rapidamente la nostra concentrazione sulle idee che ci vengono in mente, a stenderle per poi editarle con calma in un secondo momento.

Bubbl.us è un’applicazione in puro stile web 2.0 che permette di collaborare con amici e colleghi che si trovano distanti da noi. Potrebbe tranquillamente essere usato come lavagna virtuale durante conferenze via web, per non parlare delle potenzialità in campo didattico-educativo.

Le mappe possono essere stampate e salvate sul proprio hard disk. Peccato che le creazioni non possano anche essere inserite nei blogs tramite una porzione di codice, come si fa con i video per esempio, e che non venga assegnata loro una URL.

Web Docet: “Il bicchiere mezzo pieno della didattica digitale”

E’ on line il ventiduesimo appuntamento della podcast rassegna stampa su scuola, formazione e tecnologie Web Docet, su EduPodcast, dal titolo “Il bicchiere mezzo pieno della didattica digitale”.

Bella puntata (non solo per la citazione di un mio post), ma per gli argomenti trattati: insegnanti, scandali e bullismo; l’approccio (sonnolento) degli studenti alle tecnologie del web 2.0; valutazione; didattica delle lingue con gli sms; il rapporto dei bambini con il web.

Ascolta la puntata.

Link diretto alla pagina.

Le ultime puntate della podcast rassegna stampa Web Docet

Per cause non dipendenti dalla mia volontà (cambio provider ADSL) non ho potuto segnalare le ultime puntate della podcast rassegna stampa settimanale a cura del professor Antonio Sofi, Web Docet. Rimedio indicando i links:

  • L’iPhone didattico e la meritocrazia della multimedialità
  • Imparare, disimparare e infine reimparare – per non essere gli analfabeti del XXI secolo
  • Le tecnologie narrative del Web didattico
  • La buona e la cattiva educazione nella scuola che cambia

Segnalo anche gli allegati a Web Docet:

  • Come fare presentazioni perfette (o quasi)
  • Le mille vite (digitali) del latino
  • L’intelligenza emergente e i frullati di contenuti
  • Gli ibridi tecnologici: tutti in un telefonino

Ricordo che Web Docet, ormai giunto alla ventunesima puntata, ha una propria directory e consiglio una visitina anche all’atro interessante podcast a cura di Alberto Pian Grammatica di Strada.

Il sito di EduPodcat a cambiato look di recente rendendo la navigazione più chiara e dinamica. Ringrazio la sua Redazione per aver inserito anche Maestro Alberto nei propri links.

Canale TV per bambini

Filastrocche.it mi segnala il suo canale video su YouTube. E’ un’idea intelligente che avvicina il mondo dei portali per bambini, solitamente molto statici e poco interattivi, alla dinamicità di uno dei più famosi siti del web 2.0.

YouTube è diventato tristemente noto alla grande massa a causa delle notizie di cronaca sui video sul bullismo a scuola. Si tratta invece di un enorme contenitore di risorse interessanti. In questo sito e nel mio blog personale molto spesso l’ho utilizzato per i motivi più disparati.

Il canale di Filastrocche si auto recensisce così: “Questa e’ la Filastrocche TV: una selezione di video di canzoni per bambini, sigle televisive, canzoni varie raccolte da Filastrocche. E poi video su quello che è possibile trovare sul sito.”

Il filmato che ho scelto per rendere l’idea (da me proposto lo scorso agosto in questo post) appartiene alla famosa serie tv dei Muppets, la cui celebre musica mi ha subito ricordato una pubblicità del Carosello di quando ero bambino, circa un milione di anni fa, che ancora oggi canticchio sotto la doccia.

La composizione, contrariamente a quanto si possa credere, è di un bravo quanto sottovalutato musicista italiano: Piero Umiliani. Il video finisce con la domanda: –What is Mahna Mahna? Chi è Mah Nà Mah Nà?

E’ un pezzo di un maestro, un grande compositore ormai scomparso, appartenente alla colonna sonora del film Svezia inferno e paradiso. Era anche il motivetto di sottofondo delle comiche di Benny Hill, usato in un famoso spot pubblicitario degli anni sessanta e da altri spots più recenti.