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Giocattoli: uso consapevole

Nel periodo natalizio i nostri bambini hanno ricevuto molti regali, forse troppi. Alcuni sono piaciuti, altri meno, altri ancora sono stati subito messi da parte.

Sappiamo bene che i giocattoli sono utili ai bambini perché ne stimolano lo sviluppo e li aiutano a riconoscere le proprie capacità, tuttavia, vista la sempre più vasta offerta di articoli (provenienti spesso anche da mercati asiatici a basso costo), è necessario verificarne con cura le caratteristiche.

I giocattoli debbono rispondere ad alcuni requisiti fondamentali:
1. devono essere adatti alla età del bambino;
2. devono essere duraturi, versatili ed essere riutilizzabili;
3. devono essere divertenti ed aiutare a comprendere il mondo che circonda il bambino;
4. non devono causare pericoli, né danni per la salute;
5. non devono provocare danni all’ambiente con delle sostanze nocive (produzione e smaltimento);
6. si possono “creare” giocattoli con oggetti veri o costruirli con l’aiuto di un adulto, per limitare l’uso di articoli preconfezionati, tutti uguali.

Una guida molto esauriente sul tema la troviamo sul sito di centroconsumatori.

I giocattoli, dunque, devono essere a norma di legge. Dal 1978 esiste l’Istituto Italiano Sicurezza dei Giocattoli, che è un ente privato riconosciuto dal Ministero delle Attività Produttive e notificato dal 1992 alla Comunità Europea. Come si legge nel sito stesso, esso fa parte delle più importanti commissioni nazionali e internazionali per le normative di sicurezza.

Qui si possono trovare tutte le informazioni utili, le prove, le classificazioni e le guide all’uso sicuro e consapevole del giocattolo.

L’ente concede i propri marchi “alle aziende i cui prodotti hanno superato positivamente prove molto severe e che accettano un rigoroso controllo in fase di produzione (ispezioni) eseguito da incaricati dell’Istituto che seguono specifiche procedure codificate di campionamento”.

I marchi sono questi:

Logo Giocattoli Sicuri

Logo Sicurezza Controllata

Ai quali va aggiunto il logo dicertificazione della Comunità europea:

Certificazione Comunitá  Europea

E’ necessario fare attenzione a questi marchi perchè, purtroppo, talvolta sono oggetto di contraffazione.

Un consiglio: conserviamo con cura i giochi ai quali il bambino si affeziona, ma regaliamo quelli inutilizzati e ancora in buono stato a chi ne ha bisogno e non può averne…

Un discorso a parte meritano i giochi elettronici, sempre più oggetto dei desideri dei bambini. Mi riferisco soprattutto ai giochi per Play Station, X Box, Game Boy, Psp, Digiblast, Pc.

Digiblast

Per prima cosa è necessario controllare l’età consigliata dalla confezione (+3, +7, +12, e così via), non ha alcun senso far giocare un bambino di 5-6 anni con un gioco per ragazzini più grandi (per esempio un +12), perché questi risultano difficili e spesso violenti. Se proprio lo dobbiamo fare, è consigliato l’accompagnamento di qualche adulto “smanettone” che sappia cosa fare.

Evitare di giocare per troppo tempo, senza pause. Stabilire regole precise per l’uso dei giochi. I divieti assoluti non servono a niente, perché il bambino cercherà di giocare di nascosto.

Evitare possibilmente i giochi troppo violenti, come quelli che in gergo vengono chiamati “sparatutto” e “picchiaduro” e quelli con contenuti razzisti. Privilegiate i giochi di ruolo e d’avventura.

Limitare le forme di alienazione e di dipendenza da giochi i cui protagonisti richiedono una cura costante da parte del giocatore, tipo Tamagotchi o Nintendo Dogs, per capirsi.

Ben pochi genitori hanno il tempo, la voglia o le capacità per giocare assieme ai figli con la Ps2 o il GameBoy, ma un minimo sforzo di controllo va sempre esercitato.

Per chi invece ha i requisiti tencologici per controllare l’operato dei figli, consiglio di far in modo di aiutarli nella interpretazione e la soluzione dei giochi, vi accattiverete la loro simpatia e loro stima molto facilmente…

PlayStation2

Sono necessarie due caratteristiche fondamentali: competenza tecnologica e conoscenza dell’inglese. Esistono siti (quasi esclusivamente in inglese) che forniscono trucchi e soluzioni ai giochi, i quali sono sempre più complessi e articolati.

I siti che ho trovato in italiano sono piuttosto poveri e spesso a pagamento, tra i meno peggio segnalo Gamesurf e Gamestar.

Il migliore che ho trovato, in inglese, è GameFAQ’s, dal guale si possono scaricare soluzioni molto precise di una grande quantità di giochi.

Ricordo che molti giochi (di quelli più famosi) hanno almeno un sito internet loro dedicato.

In conclusione, a mio parere, alcuni videoghiochi possono aiutare i nostri figli ad apprendere divertendosi (in particore i software didattici), tuttavia se non amate i videogiochi, evitate di regalarli, oppure cercate di imparare con loro…