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Suggerimenti per cancellare il disco di scratch del Mac

I creatori di contenuti ed i professionisti che utilizzano dei software di grafica devono confrontarsi, molto spesso, col medesimo problema. Questi programmi, infatti, assorbono gran parte dello spazio disponibile nella memoria virtuale. Quando le applicazioni dedicate all’elaborazione di foto e immagini generano un gran numero di file temporanei la RAM manifesta le prime difficoltà con l’avvio e l’esecuzione di determinati programmi. L’errore più comune, in questi casi, viene denominato scratch disk perché sopraggiunge quando la cache rimpiazza la memoria ad accesso casuale. Alcuni dati non lasciano alcuna traccia e il sistema operativo non riesce ad aprire il software utilizzato in precedenza per un progetto grafico. Tale inconveniente, tuttavia, non deve destare nessuna preoccupazione perché bastano pochi e semplici interventi per svuotare i dischi della memoria virtuale.

Indicazioni per la risoluzione degli errori causati dai dischi di memoria virtuale

Le unità di memoria cache utilizzate dai programmi di grafica immagazzinano la gran parte dei file temporanei generati dall’elaborazione di immagini digitali. Queste risorse consumano un’elevata percentuale di spazio di archiviazione perché tendono a riempirsi molto velocemente. Per comprendere come pulire la memoria si devono analizzare innanzitutto tutti gli elementi che vengono registrati e salvati durante l’impiego dei software di manipolazione grafica. I dati raccolti da queste applicazioni, infatti, riempiono la cache e alimentano i principali problemi riconducibili ai dischi di memoria virtuale. Gli utenti devono cancellare anche i file temporanei presenti nei programmi utilizzati per determinati progetti grafici per ripristinare una capienza ottimale e terminare i propri lavori senza alcun intoppo. I contenuti più datati che compromettono la capacità di archiviazione, invece, si possono trasferire su alcune unità esterne o su appositi servizi online di cloud storage. Con l’ausilio degli strumenti integrati vengono analizzate tutte le informazioni indispensabile per una gestione ottimizzata ed efficiente della memoria disponibile. Il grafico inerente alla percentuale di spazio occupato fornisce un quadro chiaro ed esaustivo sulle cause dei malfunzionamenti più comuni tra i software di grafica. Con queste indicazioni si possono pianificare degli interventi periodici di pulizia destinati alla completa rimozione di tutti i file più pesanti e superflui. Le complicazioni generate da un disco di memoria virtuale al massimo della propria capienza si possono risolvere anche con l’acquisto di un apposito hard disk esterno con una capacità adeguata agli obiettivi, ludici o professionali, perseguiti. I dispositivi Mac sono noti in tutto il mondo per le considerevoli capacità possedute dalla RAM, ma un uso eccessivo di alcuni programmi può ridurre progressivamente lo spazio di archiviazione con evidenti ripercussioni sulle prestazioni dei pc. Non a caso, per preservare le caratteristiche funzionali dei propri computer si devono rispettare delle soglie inerenti al consumo di memoria. Generalmente, il limite del 15% di spazio libero è il requisito indispensabile per delle performance eccellenti e all’altezza delle aspettative.

Prassi e ulteriori suggerimenti per l’impiego ottimale dei programmi di grafica

I comandi eseguibili col terminale tramite Launchpad alleggeriscono la memoria quando vengono utilizzati per eliminare tutti i dati salvati in precedenza. Per risolvere l’errore di scratch disk si possono ripristinare anche le preferenze dei programmi di grafica che tendono a raccogliere i file temporanei tramite la procedura di salvataggio automatico. Il disco della memoria virtuale, infatti, è un’unità di archiviazione alternativa che viene utilizzata dai software per completare determinate operazioni quando lo spazio della RAM è raggiunge la massima capacità di memorizzazione.

OctoStudio: app di coding gratuita per tablet e smartphone

OctoStudio è un’app di coding gratuita per tablet e smartphone sviluppata dal  MIT Media Lab disponibile su octostudio.org

OctoStudio modifica il modo in cui i ragazzi usano telefoni cellulari e tablet, consentendo loro di creare le proprie storie e giochi sempre e ovunque. I bambini possono scattare foto e registrare suoni, portarli in vita con i blocchi di codifica e inviare i loro progetti ad amici e familiari.

OctoStudio è sviluppato dal gruppo di ricerca Lifelong Kindergarten presso il MIT Media Lab. Il gruppo Lifelong Kindergarten ha anche creato Scratch, il linguaggio di codifica più popolare al mondo per i bambini. OctoStudio è completamente gratuito, senza pubblicità o acquisti in-app ed è disponibile per iOS (iPhone e iPad) e dispositivi Android.

Progettato appositamente per bambini e famiglie in comunità con accesso limitato o non limitato ai computer e alla connettività Internet, OctoStudio espande notevolmente chi ha l’opportunità di impegnarsi in attività creative con le tecnologie digitali. I bambini possono creare progetti OctoStudio offline, senza alcun addebito sui dati.

Mentre i ragazzi creano con OctoStudio, il mondo è la loro tavolozza, piena di possibilità creative. Possono portare immagini e suoni dalla loro vita quotidiana nei loro progetti e far integrare le loro creazioni nel mondo fisico. Ad esempio, un bambino può mettere un telefono in tasca e programmarlo per riprodurre suoni quando salta o balla.

Nel processo di creazione di progetti OctoStudio, i bambini sviluppano importanti capacità di problem-solving e creative-thinking, mentre imparano idee computazionali in un contesto significativo e motivante.

Il gruppo Lifelong Kindergarten sta collaborando con educatori in Brasile, Messico, Cile, Sudafrica, India, Corea e altri paesi del mondo in modo che OctoStudio coinvolga e supporti l’espressione creativa per gli studenti in diversi contesti culturali.

Come detto OctoStudio è disponibile gratuitamente per iOS e Android in più di 20 lingue.

Algor Maps: app per creare mappe concettuali online automaticamente e favorire l’apprendimento e l’inclusione

Algor Maps è un’app per creare mappe concettuali online automaticamente e favorire l’apprendimento e l’inclusione.

Sviluppata da un team di giovani studenti del Politecnico di Torino con il desiderio di usare l’intelligenza artificiale a servizio di chi presenta disturbi specifici di apprendimento o comunque difficoltà di studio.

Algor Maps funziona semplicemente tramite browser su qualsiasi dispositivo e permette di produrre mappe concettuali in modo automatico inserendo un semplice testo scritto grazie proprio all’algoritmo messo a punto dagli sviluppatori.

Sebbene l’applicazione sia pensata principalmente per studenti con DSA, risulta utile per tutti nel contesto del processo di apprendimento facilitato, poiché permette di organizzare i contenuti in modo semplice e schematico e consente di sintetizzare le informazioni più importanti.

L’app necessita di registrazione gratuita per essere utilizzata e fornisce già molte mappe già pronte su tutte le discipline che l’utente può utilizzare, modificare a piacimento e condividere.

Algor Maps è un’app gratuita che offre anche piani pro a pagamento con funzionalità aggiuntive.

Maggiori informazioni sul sito dell’Associazione Italiana Dislessia qui.

PanQuiz! Ottima web app per creare questionari, test, quiz e verifiche digitali complete

PanQuiz! è un ottima web app per creare questionari, test, quiz e verifiche digitali complete.

Si tratta di una web app tutta italiana a cura di Paolo Mugnaini simile a Kahoot o Quizizz nata in funzione della DAD e della DDI durante la quarantena forzata ad inizio 2020, interamente sviluppata in Italia e del tutto gratuita.

PanQuiz! tuttavia può benissimo essere usata anche nella didattica in presenza attraverso l’uso di strumenti digitali.

Il servizio consente agli insegnanti di somministrare quiz agli studenti in modo  divertente attraverso la modalità ludica della  gamification per ottenere una forma di apprendimento più diretto ed efficace.

Nei quiz si possono aggiungere immagini o formule, impostare il tempo di svolgimento della verifica, mostrare in ordine casuale le domande e le risposte, farle leggere dal computer e molto altro ancora.

Gli studenti possono rispondere alle domande singolarmente o in gruppo. Essi guadagneranno punti per le risposte esatte e gareggeranno tra loro per scalare la classifica della classe.

L’app offre un ambiente di lavoro intuitivo in cui creare nuovi quiz o cercare tra quelli pubblicati da altri utenti. I quiz possono essere pubblici o mantenuti privati. 

PanQuiz! include anche funzionalità per alunni BES e DSA come la lettura tramite sintesi vocale delle domande e delle risposte.

È possibile realizzare prove di verifica strutturate e test anche in modalità sincrona alla LIM o sui pannelli touch della classe, oppure assegnarle via web in forma digitale o in forma classica su carta stampata. 

Ogni quiz, infatti, può essere esportato in formato PDF e in DOCX in modo da personalizzarlo con un software di video scrittura.

Panquiz!, dunque, si pone come alternativa anche dei più noti Google Moduli e Microsoft Moduli.

Disponibili anche app  per Android o Apple che permettono di usare Panquiz! anche da  smartphone o tablet.

Sotto un video tutorial in Italiano di Andrea Cartotto:

Paperkit: creare fogli personalizzati a righe, a quadretti o a griglia da scaricare e stampare

Paperkit  è una vecchia applicazione web ancora efficiente molto semplice da usare che permette di creare fogli personalizzati a righe, a quadretti o a griglia puntata da scaricare e stampare.

Si può scegliere il formato (per esempio A4 o A3), le misure dell’interlinea, lo spessore, i margini, il colore del tratto.

Una volta configurato il foglio, può essere scaricato in formato PDF o utilizzato per simulare lo sfondo di un quaderno digitale nelle LIM o nelle ormai diffuse lavagne elettroniche online.

L’applicazione fornisce alcuni modelli già pronti da utilizzare tra quelli più diffusi.

Cloze.it: uno strumento che permette di realizzare esercizi cloze integrato nei documenti di Google

Cloze.it: un estensione per Google Workspace che permette di realizzare test cloze, ovvero “un test di valutazione linguistica formato da una porzione di testo dalla quale sono state rimosse alcune parole“.

Si tratta di una forma di esercitazione molto utile: da un brano scritto si toglie alcune parole chiave lasciando lo spazio vuoto (……….). Chi esegue il test dovrà riempire lo spazio con le parole giuste mancanti.

È una forma di esercitazione molto comune, spesso utilizzata dagli insegnanti in modo artigianale togliendo con il bianchetto alcune parole da un testo cartaceo.

Cloze.it consente di realizzare esercizi “con i buchi” in modo molto semplice e funzionale usando il relativo add-on disponibile nel marketplace di Google Workspace, in modo da integrarli perfettamente anche in Classroom. 

In pratica l’estensione per Google Docs trasforma qualsiasi testo in un foglio di lavoro digitale da riempire, ossia in esercizio di cloze con pochi clic.

Il video sotto ne spiega il funzionamento:

Una volta installato il plugin, in una pagina di Google Documenti esistente è necessario semplicemente individuare le parole che vorremmo fossero vuote evidenziandole o sottolineandole. 

A questo punto ci sono due opzioni. La prima sostituisce tutte le parole selezionate con uno spazio vuoto sottolineato in cui gli studenti possono scrivere la loro risposta. Allo stesso tempo, un elenco delle parole selezionate viene randomizzato e aggiunto alla fine del paragrafo come banca di parole.

La seconda opzione, invece, sostituisce tutte le parole selezionate tranne la prima lettera. Fornisce dunque delle facilitazioni che possono aiutare gli studenti a capire i termini completamente nascosti. Anche in questo caso un elenco di soluzioni messe a caso viene aggiunto alla fine del paragrafo.

Si tratta di uno strumento molto utile nella DAD e nella DID ma anche per gli insegnati che fanno uso della didattica digitale nelle loro lezioni.

I fogli di lavoro, inoltre, possono essere stampati e utilizzati per una esercitazione o verifica di tipo tradizionale.