Archivio per la tag 'scuola'
Rassegna stampa 3 ottobre 2006
Pubblicato da Maestro Alberto
Fioroni promuove la Finanziaria, “Sicurezza e obbligo a 16 anni”
[Il ministro della Pubblica istruzione si ritiene “soddisfatto” della manovra
E spara sulla Cdl: “Hanno una visione da Pulp Fiction. Spero si ravvedano”]
Repubblica, Scuola & Giovani
Il figlio non va a scuola?
La Cassazione: genitori assolti
[La sentenza della Cassazione: annullata la condanna per due genitori
“A patto che il rifiuto sia categorico, cosciente, assoluto, volontario” – Per il Codacons si tratta di una sentenza assurda che legittima l’evasione scolastica]
Repubblica, Scuola & Giovani
Scuola: Gilda, non rispettati i termini del contratto biennale
”Non solo il contratto quadriennale è scaduto da quasi dieci mesi e il governo non ha compiuto ancora nessun passo ufficiale per l’apertura delle trattative, ma nelle retribuzioni dei docenti mancano ancora circa una trentina di euro, relativi al contratto biennale concluso lo scorso settembre”. E’ quanto denuncia il coordinatore nazionale della Gilda insegnanti Rino Di Meglio, che ha inviato una nota al ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni e all’Aran.
Adnkronos, Cultura e Scuola
Giornata mondiale degli insegnanti 2006
Pubblicato da Maestro Alberto
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La Giornata mondiale degli insegnanti del 2006 ha per tema: “Insegnanti di qualità per un’educazione di qualità”.
Questo è un anno particolare perché il 5 ottobre si celebra il 40° anniversario dell’adozione da parte dell’UNESCO (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, l’Organizzazione Culturale Scientifica e Educativa delle Nazioni Unite) e dell’ILO-OIL (International Labour Organization, Organizzazione Internazionale del Lavoro, l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite che persegue la promozione della giustizia sociale e il riconoscimento universale dei diritti umani nel lavoro) della “Raccomandazione” relativa alla condizione del personale insegnante.
Nella “Giornata mondiale” gli educatori di tutto il mondo vogliono di nuovo porre all’attenzione generalizzata la necessità dell’applicazione di queste norme internazionali fondamentali.
La “Raccomandazione”, adottata il 5 ottobre 1966, stabilisce norme comuni in merito alla condizione del personale insegnante al di là della diversità delle leggi, dei regolamenti e delle tradizioni nazionali; essa è la sola “norma internazionale” applicabile a tutti gli insegnanti delle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado.
È composta da 146 articoli che definiscono garanzie su:
- formazione alla professione insegnante;
- perfezionamento degli insegnanti;
- rapporto di impiego e carriera: reclutamento, sviluppo di carriera e promozioni, sicurezza sul lavoro, norme di comportamento professionale, part-time;
- diritti e doveri degli insegnanti;
- condizioni che favoriscono l’efficacia dell’insegnamento;
- retribuzione degli insegnanti;
- mancanza di insegnanti.
In questi ultimi 40 anni notevoli progressi sono stati fatti in tutto il mondo nei sistemi di educazione pubblica, ma ancora molto resta da fare.
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Fonte Cisl Scuola: continua a leggere nella pagina originale con il manifesto che l’Internazionale dell’Educazione ha preparato per la Giornata.
Link alla pagina ufficiale in inglese.
Quarta puntata della podcast rassegna stampa Web Docet: c’è anche Maesrto Alberto!
Pubblicato da Maestro Alberto
E’ on line la quarta puntata della rassegna stampa su scuola, formazione e tecnologie Web Docet, su EduPodcast, dal titolo Alla ricerca del tempo (di studio) perduto.
Questo il sommario:
- Generazione copia&incolla con i compiti a casa? Chi di tecnologia ferisce, di tecnologia perisce
[Paolo Mastrolilli, “Copia&incolla addio. Nasce il programma che svela i plagi”, La Stampa, 23 settembre 2006] - Forse l’importante è che tutti abbiano la stessa (democratica?) possibilità di copiare
[Stefania Miretti, “Costretti a macinare la farina del sacco altrui”, La Stampa, 23 Settembre 2006] - Gennaro Gattuso: chi studia ha un cervello pazzesco
[Sandra Petrignani, “Ringhio Ferroni e il prof. Gattuso”, Panorama, 29 Settembre 2006] - Troppi compiti a casa possono fare male (specie per i più piccoli)
[Emily Bazelon, “Forget Homework. It’s a waste of time for elementary-school students”, Slate, 14 settembre 2006] - Usare YouTube per la didattica. Tra rischi e divertimenti condivisi
[Chris O’Neal,”A Teacher’s Tour of YoutTube“, Edutopia, 25 settembre 2006] - Wiki didattico, quale servizio usare?
[Christopher Craft, “Up to my ears in Wikis”, 26 settembre 2006 e “Part 2 of the Wiki Experiment”, 27 Settembre 2006] - Wikiversity, università diversa in salsa wiki, con materiali liberamente usabili
[Wikiversity] - WikiBooks, libri di testo a contenuto aperto
[Alberto Piccini, “Wikibooks: libri di testo, manuali, testi educativi, gratis e a contenuto aperto”, 27 settembre 2006 e WikiBooks]
Il link che mi rigurda proviene dal mio sito personale. E’ un privilegio e un onore per me far parte di questa rassegna stampa. Sono d’accordo soprattutto sul quarto punto, quello che riguarda i compiti a casa per i più piccoli. Interessante anche il tema dei wiki didattici.
Ascolta la quarta puntata.
Link diretto alla pagina.
Una scuola su dieci non è sicura
Pubblicato da Maestro Alberto
Cittadinanza attiva ieri a Roma, alla presenza del ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, ha presentato il IV rapporto Imparare Sicuri, che ha messo sotto la lente di ingrandimento 271 scuole concentrate in 88 città, 25 province e 12 regioni (Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Calabria, Sicilia e Sardegna).
Dal rapporto sulla sicurezza degli edifici scolastici emerge un dato chiaro: una scuola su dieci non è sicura. Le situazioni peggiori si concentrano al Sud e nelle isole, ma l’insicurezza delle nostre scuole è un dato diffuso che non risparmia nessuna zona del Paese.
La denuncia e netta ed impressionante: nelle scuole italiane “ogni giorno 10 milioni di persone corrono dei seri rischi nel frequentare un luogo ritenuto da sempre sicuro”.
Il quadro che emerge dalla ricerca è sconfortante: mancanza di certificazioni, crolli di intonaco, porte antipanico quasi del tutto assenti nei servizi didattici, numero di infortuni in crescita costante. Solamente il 32% degli istituti ha il certificato di agibilità statica, il 29% ha quello di agibilità igienico-sanitaria e il 23% ha quello di prevenzione incendi. In Italia, 3.000 scuole sorgono in aree a rischio sismico 1, il più elevato e il solo fatto di non conoscere lo stato degli edifici desta preoccupazione.
Dal dossier si scoprono altri dati inquietanti. Secondo l’Inail, per sempio, gli infortuni annuali agli alunni sono cresciuti dai 79.168 del 1999 ai 90.570 del 2004, e nello stesso periodo quelli ai docenti sono passati da 4.393 a 5.290. Non bisogna dimenticare, inoltre, che quelli registrati sono solamente i casi più gravi, perché nei casi meno importanti spesso si omette la denuncia.
Gli incidenti sono favoriti anche dallo stato delle strutture, generalmente vecchie e senza manutenzione. Il 14% delle scuole prese in esame è stata costruita addirittura prima del 1900 e il 54% prima del 1965. Nel 23% degli edifici sono state rilevate lesioni strutturali. Quando le riparazioni vengono prontamente richieste, c’è quasi sempre da aspettare: nel 12% dei casi l’ente locale è intervenuto molto in ritardo e nel 17% non l’ha addirittura mai fatto.
Abbandonare la manutenzione ordinaria ed intervenire prima di tutto nelle aree a rischio, utilizzando ogni dato che si ha a disposizione sono i consigli principali di Cittadinanza Attiva.
Il ministro ha speso spesso, in questo breve periodo di legislatura, parole d’impegno sulla sicurezza degli edifici scolastici e nella circostanza ha ipotizzato un patto per ripartire la spese per la messa in sicurezza degli istituti in modo che le spese non ricadano tutte sugli enti locali.
- Graduatoria completa delle refgioni pdf.
- Rapporto sicurezza scolastica pdf.
Campagna per la sicurezza a scuola “Imparare Sicuri”
Pubblicato da Maestro Alberto
Ha preso il via la campagna di Cittadinanza Attiva Imparare Sicuri, ormai giunta alla IV edizione.
Il 25 novembre 2006, sarà celebrata la IV GIORNATA DELLA SICUREZZA NELLE SCUOLE. In quel giorno in molte scuole d’Italia si celebreranno eventi, si svolgeranno prove di evacuazione, verranno distribuiti materiali informativi e giochi didattici.
Le iscrizioni per le scuole sono ancora aperte (fino al 30 settembre), è possibile compilare il modulo online per registrare il proprio istituto. Finora hanno aderito più di 3600 scuole.
Come si evince dalla pagina dell’iniziativa, questi gli obiettivi del 2006:
- inserire tra le priorità del Governo e del Parlamento questa emergenza nazionale
- continuare a lavorare per la messa in rete delle scuole con il territorio per la gestione comune dei rischi
- dialogare con i soggetti interessati al tema, anche attraverso il “Tavolo nazionale della sicurezza”
- diffondere e radicare una vera e propria “cultura della sicurezza”
- contribuire alla messa in sicurezza delle scuole italiane di ogni ordine e grado.
Inoltre quest’anno, Cittadinanza attiva si vede impegnata nella raccolta firme per sostenere la proposta di legge d’iniziativa popolare “Norme in materia di sicurezza nelle istituzioni scolastiche”.
Ulteriori informazioni alla pagina dell’iniziativa o contattare:
Cittadinanzattiva – Scuola
Via Flaminia 53 -00196 Roma
Tel. 06/367181
scuola@cittadinanzattiva.it
Rassegna stampa 28 settembre 2006
Pubblicato da Maestro Alberto
‘Science’ promuove il metodo Montessori
“Studenti più creativi, abili e corretti”
[Una ricerca compiuta da due studiose dell’università della Virginia lo conferma
A confronto studenti di 5 e 12 anni appartenenti a scuole diverse]
Repubblica, Scuola & Giovani
Rovigo, “Iscriviamo i nostri figli altrove”
La scuola si spacca sui bimbi rom
[Il caso dell’elementare a Villanova Marchesana. Scontro tra Opera Nomadi
e Comune. I genitori: “Non parlano italiano e intralciano la didattica]
Repubblica, Scuola & Giovani
Scuola: Fioroni, no a classi ghetto per immigrati
“No a classi o scuole ghetto per gli immigrati. Questo sarebbe il modo piu’ sicuro per creare paura e intolleranza nei confronti degli altri. Ne e’ convinto il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni che questa mattina a Roma al convegno organizzato dallo Snals per presentare un progetto di integrazione ha ribadito la centralita’ della scuola nel processo di costruzione della pace e di lotta al terrorismo.”
Adnkronos, Cultura e Scuola