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Storytelling di Carnevale con Ozobot e Gianni Rodari
Pubblicato da Maestro Alberto
Per chi ha intenzione di introdurre nella didattica attività di coding e di robotica educativa nelle classi della scuola primaria e non solo, sicuramente il mini robot Ozobot si presta alla perfezione, in particolare per lo storytelling e il digital storytelling, ossia la narrazione realizzata con strumenti digitali.
Per i bambini si tratta di lavori accattivanti e motivanti, che aiutano a mantenere alta l’attenzione e che permettono sopratutto di focalizzare i punti chiave di un racconto o di una storia in modo intuitivo, creativo e gratificante.
Questo breve ma divertente percorso di storytelling esemplificativo dedicato al Carnevale può essere usato, se volete, come modello per altre attività, anche più complesse e strutturate, liberando la fantasia della classe, intesa come gruppo allievi-docenti, rovesciando e capovolgendo i ruoli.
Ho iniziato presentando le maschere di Carnevale tradizionali italiane utilizzando quelle in pixel art da noi realizzate e ci abbiamo lavorato sopra in modo che i bambini conoscessero le caratteristiche di quelle principali.
Per fare ciò ho usato alcune delle mie maschere di Carnevale in Pixel Art che avevamo già disegnato in classe.
Poi abbiamo copiato sul quaderno la celeberrima poesia di Gianni Rodari Il gioco dei sé, il cui testo riporto qui sotto:
Se comandasse Arlecchino
il cielo sai come lo vuole?
A toppe di cento colori
cucite con un raggio di sole.
Se Gianduia diventasse
ministro dello Stato,
farebbe le case di zucchero
con le porte di cioccolato.
Se comandasse Pulcinella
la legge sarebbe questa:
a chi ha brutti pensieri
sia data una nuova testa.
I bambini hanno facilmente individuato i personaggi e gli elementi chiave di ciascuno:
- Arlecchino – cielo colorato
- Gianduia – case di zucchero con la porta di cioccolato
- Pulcinella – legge strampalata
Successivamente ho mostrato alla LIM un possibile percorso di stoytelling come quello che avrebbero dovuto inventare loro con Ozobot (vedi sopra).
Infine ho fornito gli ozocode, ossia l’elenco dei codici da disegnare per far svolgere azioni al robot Ozobot Evo, e alcune mini stampe delle maschere di Arlecchino, Gianduia e Pulcinella da incollare in un foglio bianco su cui realizzare il loro tracciato personale, utilizzando le immagini, disegnando a piacere il tragitto dell’Ozobot, i codici e i “desideri” delle tre maschere della poesia.
Abbiamo deciso anche di disegnare i codici usati vicino alle righe del testo scritto e ci siamo divertiti un sacco!
Il video sopra mostra il risultato dei nostri lavori e di sicuro torneremo a realizzare attività di storytelling con i nostri fantastici Ozobot!