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Rassegna stampa 24 novembre 2006
Pubblicato da Maestro Alberto
- Scuola: Cittadinanza Attiva, non è un luogo di bulli. In 2 mln a giornata sicurezza
La scuola non è un luogo di bulli e vandali. A spezzare una lancia in favore delle scuole e degli studenti italiani è Cittadinanzattiva che, per il quarto anno consecutivo ha promosso, nell’ambito della Campagna “Impararesicuri”, la Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole che ha coinvolto 10.000 scuole in 102 province di 17 regioni ed ha visto la partecipazione di oltre due milioni di studenti. La Giornata, che ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione, l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e la collaborazione della Protezione civile, ha l’obiettivo di sensibilizzare tutti coloro che vivono e lavorano nella scuola, le famiglie e tutti i cittadini, e contribuire allo sviluppo della cultura della sicurezza e all’adozione di comportamenti corretti.
[Adnkronos] - Video disabile picchiato in classe – Perquisita la sede di Google Italia
Indagati, per “diffamazione aggravata” i due legali rappresentanti del motore di ricerca. Hanno affermato di non avere la possibilità di controllare. Fioroni: “Giusta l’indagine, ma vanno cambiate le norme”. L’associazione Vividown: “Passo in avanti, decisione corretta”.
[Repubblica – Scuola & Giovani] - La scuola dei dispersi e dei bocciati, l’istruzione perde 130mila studenti
Per la prima volta il ministero fornisce le cifre sui cosiddetti “insuccessi”. L’indagine campionaria sull’anno 2005-2006 per capire cosa succede in Italia.
[Repubblica – Scuola & Giovani] - La scuola contro la manovra: sciopero, sit-in, lezioni bloccate
Cgil, Cisl e Uil annunciano una catena di iniziative fino a Natale, con unamanifestazione nazionale il 17 dicembre. E dieci giorni prima l’astensione di Gilda e Snals.
[Repubblica – Scuola & Giovani] - Scuole a rischio: il 95% ha più di 40 anni
Venerdì la IV Giornata per la sicurezza organizzata da Cittadinanzattiva. Il 71% non ha il certificato di agibilità igienico-sanitaria, il 75% è privo del certificato di prevenzione incendi.
[Corriere.it] - Internet sicura per i bambini, lo chiedono 67 ong nel mondo
Ecpat Italia: chi cerca pornografia infantile ha meno di 30 anni spesso un minorenne, con titolo di studio e conoscenza delle lingue.
Gb, arresti aumentati del 6500% in 5 anni. Il fenomeno del peer to peer
[Repubblica – Scienze & Tecnologie] - I bambini e il web: i dati Eurispes
Una ricerca curata da Eurispes e Telefono Azzurro restituisce una serie di utili informazioni relative al rapporto tra i bambini ed il mondo dei media. L’informazione relativa al mezzo informatico è però viziata da una paura di fondo che la tv non subisce.
[webnews.html.it] - Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne: Save the Children, sono 120.000 le bambine soldato nel mondo
[Savethechildren]
Undicesimo appuntamento con Web Docet: “Video sharing e bullismo digitale”
Pubblicato da Maestro Alberto
E’ on line la undicesima puntata della rassegna stampa su scuola, formazione e tecnologie Web Docet, su EduPodcast, dal titolo Video sharing e bullismo digitale.
- Google video, i telefonini e il bullismo digitale
[query “bullismo” su Google News; Vittorio Zambardino, Quel video, shock necessario, 14 novembre 2006 e Se mio fratello mena le mani su Google Video, 18 novembre 2006] - La mappa del bullismo in Italia, regione per regione
[Giacomo Amadori, “Arancia scolastica”, Panorama, 17 novembre 2006] - Non bisogna fare i finti tonti: il bullismo in classe non è colpa della scuola
[Marco Lodoli, “Ma il bullismo in classe non è colpa della scuola”, La Repubblica, 17 Novembre 2006] - Basta imparare ad aspettare: la bulimia esistenziale dei bulli d’oggi si combatte così
[Michele Serra, “La bulimia esistenziale nel paese dei balocchi”, La Repubblica, 19 Novembre 2006] - Ora, per quei ragazzi, ci vuole silenzio: niente più giornalisti che chiedono “come vi sentite?”
[Michele Serra, rubrica ‘L’amaca’, La Repubblica, 18 novembre 2006] - Nella scuola delle discendenti della Legion d’onore non si può bloggare
[Elisabetta Rosaspina, “Le signorine della banlieue”, Io Donna, 18 novembre 2006] - Ecco la mia università: ve la racconto via podcast
[Studenti Magazine, “L’Università di Salerno alla conquista dell’iPod”, n° 2, novembre 2006] - Non è che (per caso) gli studenti sono un po’ “tecno-idioti”? L’importanza della information literacy
[Paul D. Tucker, Are College Students Techno Idiots?, Inside Higher Ed, 15 Novembre 2006] - Usare Internet non basta: bisogna saperlo fare
[Jim Moulton, The Internet -Connected Computer: It’s How You Use It That Counts, Edutopia, 13 novembre 2006] - Attento professore, potresti essere stato “youtubato”! Il doppio effetto del “teacher-watching”: stimolo e paranoia
[Scott Jaschik, You May Have Been YouTubed, Inside Higher Ed, 6 settembre 2006] - Come usare You Tube per arricchire la propria didattica
[Christopher Conway, YouTube and the Cultural Studies Classroom, Inside Higher Ed, 13 novembre 2006]
Puntata in gran parte dedicata al tema di attalità del momento: il bullismo. Su questo argomento da vedete la rassegna stampa del 19 novembre.
Ascolta la undicesima puntata.
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Rassegna stampa 13 novembre 2006
Pubblicato da Maestro Alberto
- Fioroni, il 60% degli edifici scolastici non è a norma
”Il 55-60% degli edifici scolastici non è a norma”. Lo ha dichiarato il ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, nel corso dell’incontro avuto, oggi a Torino, con il presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, e con il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Davide Gariglio.
Nel suo intervento, Fioroni ha spiegato come l’edilizia scolastica sia un argomento in cima alle considerazioni del governo, perché il paese ”ha difficoltà ad avere una propria anagrafe dell’edilizia scolastica e, dai dati rilevati dall’Unione delle province, il 55-60% degli edifici non sono a norma”. Fioroni ha poi aggiunto, rivolgendosi agli amministratori regionali piemontesi, che ”c’è un tema che riguarda anche le competenze di Regioni, Province e Comuni ed è la necessità di sostituire alcune scuole con nuovi edifici scolastici”.
[AdnKronos] - Solo il 54% dei docenti e’ laureato
Solo il 54% degli insegnanti italiani è laureato. E’ quanto afferma TuttoscuolaNEWS, la newsletter settimanale di Tuttoscuola. Se il futuro del Paese, come afferma Mario Draghi, è nella scuola e nel livello di istruzione degli italiani, a maggior ragione, gli insegnanti dovrebbero avere una formazione al top.Invece la Ragioneria Generale dello Stato, in base ai dati del consuntivo 2004, dice che i docenti di ruolo laureati erano nel 2005 solamente il 54,2%.
[Ansa] - Pensionamenti, si rischia l’esodo
[Tecnica della Scuola]
Bullismo, Fioroni scrive a Repubblica: “Fronte comune, la scuola non si tira indietro”
Il titolare dell’Istruzione dopo il video del ragazzo Down picchiato: “Un fronte comune per affrontare il fenomeno con successo”
[Repubblica.it – Cronaca]- Internet in metà delle case europee, Italia indietro
[Ansa]
Decima puntata di Web Docet: “Il bello, il brutto e il cattivo della scuola che verrà”
Pubblicato da Maestro Alberto
E’ on line la decima puntata della rassegna stampa su scuola, formazione e tecnologie Web Docet, su EduPodcast, dal titolo Il bello, il brutto e il cattivo della scuola che verrà.
- In Svizzera c’è un asilo tra gli alberi: la pedagogia dei boschi
[Silvia Ortoncelli, “C’è un asilo nel bosco”, D di Repubblica, 10 Novembre 2006; Alessia Gallione, “In Italia si va all’orto”, D di Repubblica, 10 Novembre 2006] - Bullismo a scuola, una liceale aggredisce la compagna davanti ad amici che filmano
[Franco Giubilei, “Bulle e pupe: picchiano e filmano”, La Stampa, 11 novembre 2006] - Bullismo a scuola, un video pubblicato su internet
[Ferruccio Sansa, “Botte al down nel video su Internet, sequestrato il film della vergogna”, La Repubblica, 12 Novembre 2006;
Umberto Galimberti, “Quella forza dei ragazzi senza cuore”, La Repubblica, 12 Novembre 2006] - Slow reading, dalla rete la rivolta contro la lettura veloce
[Fabio Sindici, “Slow Reading”, La Stampa, 9 novembre 2006; intervista a Tullio De Mauro, “Le stesse pagine, fino allo sfinimento”, La Stampa, 9 novembre 2006] - Scuola Royal: meno insegnanti, orari più lunghi, stipendi più alti
[Massimo Gramellini, “Scuola Royal”, La Stampa, 11 novembre 2006] - Una vita da prof, l’ultimo libro di Frank McCourt
[Frank McCourt, “Una vita da prof”, La Repubblica, 9 novembre 2006] - Cellulari e mp3 player per insegnare le lingue
[Joe Dale su Lynne Horn, Mobile phones in the classroom? Discuss, 11 Novembre 2006] - Ancora cellulari a scuola, link e risorse per creare podcast dal semplice cellulare
[Joe Dale, Podcasting with mobile phones, 12 novembre 2006] - Una lista di servizi e applicazioni del web 2.0: saranno troppi?
[Matteo Pompoli, Best of the Best Web 2.0 Web Sites, Real World, 26 Ottobre 2006; Alberto Piccini, Il meglio del meglio del web 2.0, 9 novembre 2006] - La passione e la second wave adoption: come diffondere le nuove tecnologie didattiche nella propria comunità di professionisti della formazione
[Nancy White, Second Wave Adoption, 9 novembre 2006]
Ancora una volta ricca, originale ed interessante la rassegna del professor Sofi il quale mi accorda di nuovo fiducia nella citazione. Ringrazio Antonio soprattutto per essere un lettore dei miei blogs.
Ascolta la decima puntata.
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Nono appuntamento con Web Docet: “Studiare è bene, con passione è meglio”
Pubblicato da Maestro Alberto
E’ on line la nona puntata della rassegna stampa su scuola, formazione e tecnologie Web Docet, su EduPodcast, dal titolo Studiare è bene, con passione è meglio.
Questo il sommario:
- Scuola inglese: ora le abbreviazioni tipiche dell’sms si possono usare per i compiti
[Enrico Franceschini, “Londra, via libera a scuola al linguaggio degli sms”, La Repubblica, 3 Novembre 2006; A. Cas., “Promosso lo slang degli sms ‘Può essere usato nei temi’”, Corriere della Sera, 3 Novembre 2006] - La subveglianza, uno dei tanti neologismi di una lingua in magmatico ribollimento: un libro di Tullio De Mauro
[Michele Smargiassi, “Così parleranno gli italiani del futuro”, La Repubblica, 29 ottobre 2006] - Docenti e genitori non preoccupatevi della privacy: si possono scattare le foto alla classe
[GianAntonio Stella, “Piantiamola con la privacy. A un papà non si nega la foto del figlio all’asilo”, Corriere della Sera, 1 Novembre 2006] - Ave, Internetum: la nuova vita del latino sulla Rete
[Luigi Dell’Aglio, “Ave, Internetum”, Ventiquattro, il Sole 24 Ore, 4 Novembre 2006] - Scuole miste o monosex: il caso dei collegi femminili negli Usa
[Anna Momigliano, “Usa, collegiali d’assalto”, Io Donna, il Corriere della Sera, 4 novembre 2006] - Lo scarso profitto dei maschi a scuola è dovuto alle professoresse?
[Marina Terragni, “I pupi e le secchione”, Io Donna, Corriere della Sera, 4 novembre 2006] - L’Università di Bologna batte il Mit di Boston: suo il primo corso su Internet
[Clotilde Veltri, E’ a Bologna la prima facoltà del web: “Abbiamo anticipato il Mit di Boston”, Repubblica.it, 3 Novembre 2006] - Blog per le biografie (e gli alberi genealogici) degli studenti: il bello è che poi, se vogliono, continuano a scriverci anche dopo
[Dan Sargent, Online Journals and College Writing, Highredchat, 29 Settembre 2006] - Didattica nella seconda vita, ovvero come insegna nel Mmorpg Second Life
[Matteo Pompoli, L’insegnamento nella seconda vita, AlmaTwo, 24 Ottobre 2006] - Summit on educational games: luci ed ombre sull’uso dei giochi nella didattica
[VVAA, Summit on Educational Games (pdf), Fas.org, Ottobre 2006] - School 2.0: la terza parte delle applicazioni collaborative per la didattica
[Solution Watch, Back to School with the Class of Web 2.0: part 3, 28 Ottobre 2006; Alberto Piccini, Ritorno a scuola con le applicazioni del Web 2.0 (terza parte), 28 Ottobre 2006]
Fa sempre molto piacere essere citati dal professor Sofi ( a cui sono ormai legato da un rapporto di sincera stima, via internet). Di questa rassegna mi hanno colpito particolarmente le considerazioni su privacy e foto in classe (un incubo per certi insegnanti) e quando si parla della relazione tra profitto di studenti e sesso degli insegnanti.
Ascolta la nona puntata.
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Finanziaria 2006: trovato l’accordo per il pubblico impiego
Pubblicato da Maestro Alberto
Accordo fatto tra governo e sindacati per il rinnovo del contratto nel pubblico impiego. I contenuti dell’intesa saranno inseriti in un emendamento alla Finanziaria. Sarà un contratto importante perché dovrà inserire, oltre alla parte economica, l’importante parte normativa per il personale della scuola.
D’ora in avanti tempi certi e “perentori” di 55 giorni per l’entrata in vigore rispetto al passato, quando si doveva attendere anche molti mesi dopo la firma dell’intesa.
- Pubblico impiego, siglato l’accordo tra il governo e i sindacati
Un emendamento alla Finanziaria recepirà i termini dell’intesa – I tempi per l’entrata in vigore dei contratti diventano perentori di 55 giorni
La soddisfazione di Bonanni (Cisl): “Passo importante, innovativo, inedito”
[Repubblica – Politica, 05 – 11 -2006] - In forse lo sciopero del pubblico impiego
Accordo raggiunto fra Governo e sindacati sui contratti pubblici. Cgil, Cisl e Uil scioglieranno però le riserve solo dopo che l’emendamento presentato dal Governo verrà approvato dal Parlamento.
[Tecnica Della Scuola]