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Maestro Unico: ipotesi di attuazione



Il Decreto Gelmini introduce il ritorno al Maestro Unico nella scuola elementare.

Questa è l’ipotesi del piano di razionalizzazione nella Scuola Primaria.

Si tornerà al maestro unico: per farlo sarà necessario rivedere il decreto 59/04 voluto dal ministro Moratti; l’orario annuale minimo di funzionamento sarà abbassato dalle attuali 891 ore (=27 settimanali) a 825 (=25 alla settimana), almeno nelle prime classi (prime, seconde e terze). Con una eventuale aggiunta di 33/66 ore annue facoltative/opzionali rivolte a gruppi di alunni.

Questa soluzione comporta però una difficoltà: attualmente, l’orario di servizio dei docenti di scuola primaria è di 24 ore settimanali (comprensivo però di 2 ore di programmazione didattica).
Per superare l’impasse il Governo potrebbe stabilire due regole: cancellazione delle due ore di programmazione (d’altronde se non c’è più il team docente la programmazione settimanale diventa superflua) e aumento dell’orario di servizio a 25 ore settimanali.

Si dice anche che le ore aggiuntive potrebbero essere “detassate” o comunque sottoposte ad un regime fiscale più favorevole. Pare che su questo punto i ministeri del Welfare e della Funzione Pubblica siano quasi d’accordo, manca però il via libera del dicastero di Giulio Tremonti.

Poiché le classi a modulo (prime, seconde e terze) sono attualmente circa 60 mila il taglio determinerebbe un calo di 30mila posti. A partire dal 2009/2010 nella primaria sarebbero dunque soppresse almeno 10mila cattedre (il piano è infatti triennale).

Siete favorevoli o contrari? Rispondi al sondaggio. Si può scegliere più di una risposta.


Decreto Gelmini: maestro unico, favorevoli o contrari?



Il Decreto Gelmini introduce il ritorno al Maestro Unico nella scuola elementare.

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Notizie e informazioni dal mondo della scuola

Da un po’ sono disponibili direttamente in questo sito le ultime notizie aggiornate dal mondo della scuola: leggi, normativa, concorsi, graduatorie, politica scolastica, didattica, cronaca.

Le principali notizie sempre aggiornate di informazione scolastica, per docenti e famiglie, possono essere consultate direttamente nella barra laterale del blog.

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Spero di fornire un servizio utile che possa essere apprezzato soprattutto dai lettori abituali di Maestro Alberto.

Riforma Fioroni preferita alla Moratti


Almeno secondo i lettori di questo blog che hanno partecipato al sondaggio, la Riforma Fioroni è migliore della Riforma Moratti.

La domanda era: “Preferisci la Riforma Moratti o la Riforma Fioroni?”.

C’è chi ha indicato anche altre soluzioni come i compianti Moduli e gli Orientamenti del 91.

Riporto in tabella i risultati dei 583 voti contati.

 ­  percentuale voti
 RIFORMA FIORONI
 44%  254
 RIFORMA MORATTI
 26%  154
 NESSUNA  21%  124
 MODULI  6%  37
 ORIENTAMENTI 91
 2%  13
 ENTRAMBE  0%  1
 TOTALE    583­

­

In un momento di grossa instabilità politica, è un dato (nel suo piccolo) che fa riflettere.

Nuove Indicazioni per la Scuola dell’Infanzia e Primo Ciclo: ritorno alla tradizione

Accantonate le “tre I” di Moratti (internet, inglese e impresa). Italiano, matematica, storia e geografia diventano la base del curricolo nel Primo Ciclo di istruzione.

Alle vecchie formule si sostituiscono nuovi slogan: nel comunicato stampa diramato dal Ministero si evidenzia la necessità di “privilegiare italiano, matematica, storia e geografia a inglese, informatica e impresa”. Le discipline più tradizionali sostituiscono così le famose “tre I” della Moratti.

Dal documento che accompagna la norma si evince qualche spiegazione.

Matematica, dopo avere consolidato le conoscenze base i ragazzi dovranno essere in grado di “riconoscere e risolvere problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in termini matematici”.

Geografia, si dovrà dare “grande importanza agli aspetti di tipo morfologico (nomi dei fiumi, dei mari, dei monti…) e recuperare sin dalle elementari lo studio dell’Europa e del mondo”.

Scienze. Si privilegia l’approccio sperimentale: “Lo studio della scienza della natura deve essere visto in una prospettiva storica ed evolutiva. Più sperimentazione e osservazione della realtà” (ma dove sono i soldi per i laboratori?).

Lingua Italiana: “tornano in evidenza la grammatica e la sintassi (partendo dalla riflessione sulla lingua)” e i bambini dovranno sapere “leggere, comprendere e produrre testi di vario genere estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato argomento utili per l’esposizione orale e la memorizzazione”.

Il documento sancisce il definitivo passaggio dalla scuola dei programmi (che diventano semplici canovacci) a quella delle competenze.

Spariscono gli acronimi (Pecup e Psp) inventati dall’ex ministro, tutor e portfolio.

Nel frattempo le scuole durante la fase sperimentale dovranno studiare, interpretare e conoscere i testi ministeriali e cominciare a rendersi conto di come poterli tradurre nella programmazione quotidiana.

Per sostenere le scuole in questo compito impegnativo il Ministero ha stanziato un fondo di 36 milioni di euro.

Documentazione:

  • Direttiva Ministeriale 3 agosto 2007, n. 68 – Modalità operative avvio Indicazioni nazionali per il curricolo;
  • Indicazioni Nazionali per il curricolo per la Scuola dell’Infanzia e per il Primo Ciclo d’Istruzionescarica (PDF, 0,6 mb, clicca sul link e attendi un attimo).