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La matematica con il Piccolo Pitagora

L’interesse suscitato dall’Alfabetiere Pedagogico Italiano (di cui al precedente post) ha incoraggiato l’autore a proseguire la ricerca nell’ambito delle metodologie didattiche applicate all’insegnamento nella scuola primaria, con la nuova proposta del Piccolo Pitagora.

Si tratta di un vero e proprio gioco didattico che in modo divertente conduce il bambino nel mondo dei numeri e della matematica.

Il Piccolo Pitagora è suddiviso in due sezioni. La prima, sull’avvio elementare alla matematica, è formata da una serie di esercizi che riguardano gli insiemi, i numeri, l’addizione, la sottrazione, maggiore minore uguale, decina, addizioni con riporto, sottrazioni in colonna, sottrazioni con prestito.

Il tutto, in schede formato pdf, può essere stampato per essere ritagliato a piacere e incollato su un cartoncino per formare un blocchetto (esempio).

La seconda parte si chiama Numeri Pazzi perché riguarda il mondo divertente dei numeri nei loro buffi travestimenti.

Un’altra proposta molto ricca composta da decine di schede da salvare e stampare. Di prossima pubblicazione una versione dell’alfabetiere in inglese tadalafil india price.

A chi non dispone del software per aprire file in pdf (generalmente si adopera il programma gratuito Acrobat Reader) consiglio Foxit Reader, un software molto più rapido, pulito ed efficiente di Acrobat, che non necessita nemmeno di installazione, ed altrettanto gratuito.

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Un alfabetiere pedagogico e un alfabetiere per giocare

Tempo fa segnalai un simpatico alfabetiere per apprendere giocando on line.

Segnalo volentieri anche questo alfabetiere pedagogico italiano, adatto sia per la scuola materna che per quella elementare.

L’alfabetiere per la scuola dell’infanzia è composto da un alfabeto maiuscolo e da diagrammi. Ci sono le versioni colorate e quelle cave. Ad ogni lettera e diagramma corrisponde un una scheda in pdf da scaricare, salvare e stampare per poi appendere alle pareti di sezione o di classe (un esempio).

La vesione per la scuola elementare, naturalmente, è più ricca. E’ composta da ben 11 sezioni: alfabeto minuscolo e maiuscolo, associazioni vocaliche, sillabe, giochi di parole, diagrammi, colori, animali amici ed altro (un esempio).

Una proposta molto ricca composta da decine di schede anch’esse da salvare e stampare.

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Come ridurre lo stress e rendere al meglio a scuola

Dal sito americano Stress About, sotto directory di About, rivista on line di proprietà del New York Times, ho attinto questa lista di trucchi per studenti per superare lo stress da studio che può valere da consiglio valido anche per gli insegnanti.

  1. Gestire il tempo saggiamente: concedersi il tempo necessario per lavorare e fare bene
  2. Essere organizzati: ripulire la mente e crearsi un vero sistema di organizzazione attraverso note e schemi in modo da ricordarsi facilmente tutte le scadenze
  3. Crearsi un buon ambiente per studiare: rilassato, confortevole ed accogliente
  4. Conoscere il proprio modo di apprendere: ognuno al il proprio stile, visuale, cinestetico, uditivo, ecc.
  5. Allenarsi ad immaginare in positivo: crearsi aspettative positive di successo e di pieno raggiungimento dei propri obiettivi
  6. Sviluppare l’ottimismo: mantenendo ben saldi i benefici di questa pratica
  7. Stare svegli: per ottenere buoni risultati è necessario essere ben riposati
  8. Usare tecniche di gestione dello stress: scegliere saggiamente, abituarsi a schematizzare, autoconvincersi…
  9. Acquisire capacità di studio: formare un promemoria, schematizzare, annotare, crearsi la propria strategia, adattarsi ai propri ritmi…

Articolo da me liberamente tradotto, ridotto ed adattato.

Elizabeth Scott, l’autrice dell’articolo, si spinge in considerazioni un po’ eccessive, mediamente estranee al vivere quotidiano comune (aromaterapia, yoga, sostegno di farmaci, ecc.), tuttavia mi pare di poter condividere in linea generale i suoi consigli, anche se certo non sono proprio novità assolute.

Le principali novità per l’anno scolastico 2006-07

Con una nota del 31 agosto il Ministro presenta le novità per l’anno scolastico che sta per iniziare.

La norma vuole fare chiarezza su ciò che è in vigore e ciò che invece non lo è più nell’ordinamento scolastico. Le principali novità riguardano tutor, portfolio e anticipi.

La nota, illustrata ai sindacati, è stata messa in rete accompagnata da una di lettera a docenti e dirigenti, per chiarire a scuole e insegnanti cosa fare di quanto previsto dalla riforma Moratti.

TUTOR – Le disposizioni su questa figura prevista dalla riforma Moratti sono state disapplicate. Tutte le funzioni che erano state individuate per il tutor rientrano – hanno spiegato i sindacati illustrando i contenuti del provvedimento elaborato da viale Trastevere – nell’attività, nelle funzioni e nell’orario di servizio di tutti gli insegnanti e saranno svolte in base all’autonomia scolastica.

PORTFOLIO – Le scuole non dovranno procedere alla compilazione del portfolio. Si precisa che ogni forma di documentazione riferita al percorso degli alunni può essere utilizzata dalle scuole a fini educativi, ma è tassativamente escluso che possa valere ai fini della certificazione e della attestazione e dunque avere una valenza pubblica e amministrativa. Riguarda esclusivamente la relazione educativa alunno-insegnante-genitore, in linea, peraltro, con le raccomandazioni dell’Autorità Garante della Privacy.

VALUTAZIONE – La valutazione e la relativa documentazione sono di competenza di tutti i docenti; l’attestazione dei traguardi intermedi – nei passaggi da un periodo didattico all’altro, ad esempio – sono affidati a semplici schede di valutazione; i modelli valutativi saranno gli stessi utilizzati prima della riforma; la certificazione delle competenze sarà proposta, in via sperimentale, solo per l’ultimo anno del primo ciclo di istruzione.

INDICAZIONI NAZIONALI – Mantengono un carattere transitorio in attesa dei lavori di revisione da parte di una apposita commissione già incaricata. Si prevede che gli insegnanti, nell’ambito dell’autonomia didattica e progettando i Piani dell’Offerta Formativa, possano operare compensazioni tra le varie discipline, introdurne di nuove, ampliare tempi e spazi di approfondimento anche in relazione all’incremento della quota di flessibilità oraria passato dal 15% al 20%.

ORGANICI – E’ spostato – sempre secondo quanto hanno riferito i sindacati – all’anno scolastico 2008/2009 il termine per la revisione degli organici del personale docente della scuola secondaria di primo grado.

ANTICIPI SCUOLA DELL’INFANZIA – In mancanza di una definizione di nuove professionalità e delle modalità organizzative la circolare stabilisce che non saranno adottati, a livello centrale, provvedimenti sugli anticipi.

Fonte: Repubblica

Si evince molto chiaramente che:

  1. non ci sarà più nessun tutor;
  2. non si dovrà procedere alla compilazione del portfolio;
  3. non ci sarà nessuna applicazione generalizzata degli anticipi.

Alcuni capisaldi della riforma Moratti, oggetto di molte controversie in ambito scolastico, vengono così superati..

Scarica i documenti:
Lettera Ministro A Insegnanti E Dirigenti Scolastici PDF
Nota 31 agosto 2006 PDF

Dichiarazioni del Ministro: “la scuola non può che essere Pubblica”

Ecco le importanti dichiarazioni del Ministro Fioroni ad una intervista a Famiglia Cristiana:

“Io penso che la scuola, come afferma la nostra Costituzione, non può che essere pubblica”

“il sistema scolastico italiano è universale e solidaristico: ciascuno di noi con le tasse non paga la scuola dei propri figli, ma concorre a pagare la scuola di tutti. Non c’è una scuola di Stato, ma una scuola pubblica e libera, sia che gli erogatori siano pubblici o privati”

“ognuno potrà investire. Ma vi pare che la scuola possa essere regolata dalla legge del profitto e del mercato? Sono convinto che faranno a botte per aprire una grande scuola cattolica nel centro di Venezia, ma chi vorrà aprirla nel Comune di Balmuccia, 100 abitanti, o nei quartieri degradati delle aree metropolitane? Avremo una scuola con una grande offerta per chi può comprare e una scuola dei poveri che resterà a carico dello Stato. E’ una cosa che mi spaventa. E quale scuola integrerà i diversamente abili?”

Il Ministro sostiene “che la scuola è pubblica e che il mercato non deve entrarci; e poi applichiamo un corretto sistema di sussidiarietà, come avviene, per esempio, per le materne paritarie”

La stessa scuola cattolica dovrebbe “pretendere i controlli, proprio per non essere confusa con quelli che sono veri e propri diplomifici: le scuole cattoliche non lo sono, le famiglie ci mandano i figli per una scelta educativa. Ma per favore teniamo conto che sono tantissimi i docenti della scuola statale che sono ‘cattolici apostolici romani’ e sono orgogliosi di esserlo. Non sono figli di un Dio minore”

“il 48% dei bambini non avrebbe più diritto all’istruzione se non ripristiniamo immediatamente quei 167 milioni di euro che Berlusconi ha tolto alle materne paritarie, al 90%, che sono senza fini di lucro e rendono un enorme servizio alla comunità”

Parole importanti, in controtendenza, se non in polemica, con le politiche del precedente governo.

Il gioco della sabbia che cade


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Falling Sand Game è un gioco in java molto contemplativo, che consente di controllare un flusso costante di sabbia in cascata, di acqua, sale, olio, costruendo pareti, facendo crescere piante, tramite la cera e il fuoco.

Si può provare a bruciare, erodere, essiccare, far crescere e cancellare gli elementi. Attraverso questi strumenti, si può anche provare a modificare il corso degli eventi. Con l’esercizio possono scaturire strutture complesse.

Un po’ grafica e un po’ creatività, il gioco, che può durare anche molto tempo, ha raccolto una certa popolarità su servizi di bookmarking sociale come Digg e Delicious.

Esiste un forum con faq e wiki e che presenta alcune varianti, per la verità piuttosto ripetitive.