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L’informatica per bambini: un investimento per il futuro

 

Non è mai troppo tardi per imparare l’informatica, ma nemmeno troppo presto. Se avete in mente di far imparare l’utilizzo del computer ai vostri piccoli, loro ve ne saranno molto grati in futuro: è proprio da bambini infatti che si acquisiscono in maniera più veloce e intuitiva le conoscenze che ci vengono impartite. Questo vale non solo per il computer ma anche per le lingue e per ogni altro tipo di conoscenza: da piccoli si impara di più e più velocemente, questo è ormai un dato di fatto.

Anche se i risultati possono essere molto soddisfacenti, è fondamentale dare delle solide basi di conoscenza fin dall’inizio. In teoria il sistema scolastico dovrebbe provvedere in tal senso, ma rispetto agli altri Paesi europei (e non solo) l’Italia è rimasta parecchio indietro da questo punto di vista: le ore di informatica inserite nel curriculum di studi sono poche, e sicuramente non consentono una fruizione ottimale delle nozioni. Per questo può essere molto utile trovare dei corsi che diano lezioni per imparare a programmare, in modo da avviare il bambino verso una competenza che è ormai fondamentale per il suo futuro.

Il nostro Paese non eccelle in fatto di esperti di informatica e in generale di discipline tecnico-scientifiche. Questo non dipende ovviamente dalle nostre menti, ma dal modo in cui veniamo istruiti fin dalle scuole primarie. Investire nell’aspetto tecnico-scientifico non è mai stata una priorità per il sistema pubblico di istruzione, in parte per motivi culturali, in parte per motivi finanziari. Insegnare l’informatica richiede l’acquisto di computer, di software, e il reclutamento di insegnanti che abbiano delle competenze specifiche e, soprattutto, che siano in grado di insegnarle in maniera semplice e anche divertente. Proprio per questo è importante supplire a delle carenze nella formazione scolastica: i benefici arriveranno in pochi anni.

Perché imparare l’informatica fin da piccoli?

Imparare a usare il computer in maniera più consapevole non è solo “una competenza” in più da inserire nel proprio curriculum: è “la competenza”, ovvero quel fattore che fa la differenza in un curriculum, ma anche nella vita di tutti i giorni. Studiare avendo a disposizione una risorsa preziosa come la tecnologia vuol dire potenziare al massimo le proprie abilità. Effettuare ricerche, saperle condividere, saper utilizzare in maniera accurata i vari programmi di scrittura sono conoscenze che fanno balzare in avanti il livello di uno studente.

Man mano che la conoscenza tecnologica si approfondisce, si può arrivare anche a insegnare il linguaggio di programmazione: niente di trascendentale nemmeno per un bambino, se insegnato nella maniera giusta ovvero interattiva, divertente e semplice. Se lasciati liberi di esplorare, bambini anche molto piccoli imparano ad interagire con computer e dispositivi mobili anche prima di iniziare a parlare. Certo, tutto si può imparare anche a un’età più adulta, ma con molta più fatica e con risultati non sempre di pari livello. La capacità di assorbire informazioni da piccoli è più elevata rispetto all’età adulta: massima resa con il minimo sforzo.

Tradotto in termini concreti, sviluppare delle competenze informatiche fin da piccoli consente – per prima cosa – di acquisire gradualmente delle conoscenze che si affiancano a quello che poi sarà il percorso di studio o professionale di un bambino. Saper lavorare con i linguaggi di programmazione e in generale con la tecnologia non richiede necessariamente un percorso universitario specifico, a condizione però che dietro vi sia una preparazione formatasi negli anni. Maggiori opportunità lavorative e stipendi più alti sono la normale conseguenza di chi sa affrontare quei dispositivi così fondamentali nella vita di oggi, ma che per molti costituiscono ancora una barriera insuperabile.

Post a cura AulaB

Bambini e attività ricreative online: come svolgerle in sicurezza

Il web è un luogo colmo di opportunità di vario tipo per adulti e bambini. In particolar modo per quest’ultima categoria di utenti l’offerta di giochi educativi è davvero infinita. In questo articolo ne prenderemo in esame qualcuna, soffermandoci anche su un altro aspetto molto importante, ovvero quello della sicurezza.

Web e bambini: un’accoppiata possibile in sicurezza.

Molto spesso si reputa internet un luogo pericoloso per i bambini. In realtà adottando le giuste precauzioni è possibile far loro sfruttare le infinite opportunità offerte dai moltissimi giochi educativi presenti in rete, preservando comunque la loro incolumità. Uno di questi riguarda la cronologia dei siti visitati. Parliamo di un aspetto davvero cruciale per due fattori. Il primo riguarda i bambini stessi, che potrebbero ritrovarsi su pagine con contenuti non adatti visitate in precedenza dai genitori.Ciò significa che è essenziale i piccoli non vengano mai lasciati soli con la possibilità di consultarla.

Il secondo fattore è “esterno”, perché qualche malintenzionato potrebbe accedere ai dati di navigazione e acquisire una serie di informazioni riservate. In questo frangente possono venirci in aiuto le VPN, delle reti virtuali protette che creano una sorta di canale sicuro tra l’utente, in questo caso il bambino, e il gestore del sito che offre il gioco educativo. Senza entrare eccessivamente nel dettaglio tecnico di questa tecnologia, è sufficiente comprendere che le informazioni scambiate saranno totalmente anonime.

Giochi educativi per bambini: quali scegliere su internet

Abbiamo detto che l’offerta di giochi educativi su internet destinata ai bambini è davvero molto ricca. Uno degli aspetti maggiormente interessanti di moltissimi giochi, è che questi saranno in grado di coinvolgere anche mamma e papà. Ad esempio su questa pagina sono disponibili numerose attività, alcune delle quali adatte persino ai ai bebè, sia per pc, che per smartphone e tablet.

Ovviamente quella citata è solamente una delle tante possibilità, ma l’elenco può proseguire davvero molto a lungo. Un sito davvero ricco di contenuti didattici, divertenti ed educativi è ilgufoboo. Al suo interno è possibile trovare tante attività ed altrettanti giochi da colorare, ma anche numerosi video in grado di intrattenere in sicurezza i bambini. Senza dimenticare che anche in questo caso è disponibile anche la pratica app per smartphone.

Infine, ma non certamente da ultimo, un altro portale davvero ricco di risorse totalmente gratuite è scuolissima.com. Per cominciare a divertirsi in compagnia dei propri piccoli non è richiesta alcuna registrazione, e tra le tante attività ne troviamo alcune di azione, altre di puzzle, altre ancora di logica. Si tratta di un sito davvero ben realizzato, dove tra l’altro è possibile fare anche le prime sperimentazioni in lingua inglese.

Internet e bambini: le regole per navigare

Computer, smartphone e tablet hanno invaso oramai qualunque abitazione, e internet fa parte della quotidianità di qualsiasi famiglia. È inevitabile che vedendo gli adulti navigare e utilizzare questi apparecchi per svariate attività, i bambini non emulino i genitori. Di pari passo all’utilizzo del web però, sono cresciuti anche i pericoli connessi alla navigazione, e sono in molti a chiedersi se la rete possa essere davvero a misura di bambino.

La risposta è chiaramente positiva, a patto di adottare alcuni accorgimenti utili per tutelare il piccolo. La sicurezza online deve essere considerata come una priorità per qualsiasi utente, e in questo caso il ruolo del genitore è quello di “controllore”, con il compito di insegnare l’utilizzo degli strumenti, e di filtrare i contenuti non appropriati. Senza dimenticare che anche la presenza di regole precise è di fondamentale importanza.

Le attività ludiche e ricreative per bambini non devono essere considerate come una possibilità per il piccolo di isolarsi, ma al contrario come un momento di aggregazione e di dialogo con l’adulto. D’altronde al giorno d’oggi è impensabile che la crescita non passi anche dall’utilizzo degli strumenti tecnologici, che tra qualche anno diventeranno ancora più indispensabili di quanto già non lo siano.

Post a cura di VPNOverview

Ready Player Me: creare un avatar 3D da un selfie per usare nei video giochi e nelle stanze della realtà virtuale

Ready Player Me è una web app dove creare un avatar 3D da un selfie per usare nei video giochi e nelle stanze della realtà virtuale.

La piattaforma intende integrasi direttamente nei giochi per console alla Fornite per esempio, nelle stanze dei mondi virtuali e negli eventi in VR come il famoso concerto di Travis Scott in diretta streaming per Play Station.

Per avviare il processo di creazione basta cliccare sull’apposito pulsante e fare uno selfie del nostro viso. Fatto ciò possiamo vedere il risultato ottenuto in automatico.

Poi si avvia la possibilità di personalizzare l’avatar, con e colori e forme, come in qualsiasi altra web app di questo genere che si rispetti.

Esiste anche la versione Halloween dell’app che è stata realizzata perché, causa Covid-19, la maggior parte delle feste di Halloween sono state annullate quest’anno.

Oppure c’è la la versione avatar a corpo intero.

Al momento Ready Player Me è integrato soltanto con alcune app VR, piattaforme di eventi virtuali e giochi come le identità online di .Mozilla Hubs.

Il loro obiettivo finale è creare una piattaforma di identità universale che consenta di creare avatar personalizzati e di utilizzarli nel sempre più diffuso mondo virtuale per consentire le relazioni impedite dalla distanza sociale forzata.

Due divertenti giochi per bambini per imparare ad usare la tastiera del computer

In tempi di DAD e DDI è importante che i bambini della fascia di età della scuola primaria (e anche più grandi) abbiano un PC, un Chromebook o almeno un tablet piuttosto che un telefonino per seguire le lezioni a distanza al meglio.

Saper usare la tastiera e riconoscere la posizione delle lettere, i numeri e i caratteri diventa quindi molto importante per digitare correttamente in tempi rapidi.

Ciò ovviamente non esclude il fatto di potersi esercitare divertendosi anche in contesti diversi.

Per questo motivo consiglio due giochi intriganti che possono essere svolti anche sotto forma di gara a tempo. Il primo è il classico gioco delle tazze da rivoltare, Cup Stacking

Si tratta semplicemente di individuare le lettere indicate il più velocemente possibile e cliccare sull’apposito tasto per proseguire (vedi immagine sopra).

Il secondo è il razzo che digita, Typing Rocket, un gioco molto divertente in stile Asteroids in cui bisogna individuare la lettera scritta sul razzo e cliccare per farlo esplodere prima che scompaia dalla visuale salendo nello spazio.

Insomma, due giochini semplici, gratuiti e molto divertenti!

Make Me A Zombie: web app per trasformare un selfie in uno zombie con un click

Make Me A Zombie è una semplicissima applicazione web che permette di trasformare un selfie in uno zombie con un click.

L’app sfrutta l’intelligenza artificiale per “zombiezzare” l’immagine di un ritratto.

Il suo funzionamento è facilissimo, basta solo caricare un’immagine di un volto, possibilmente ben fatta, per ottenere l’effetto zombie da scaricare o condividere online nei social.

Utile nei giorni della festa di Halloween semplicemente per divertirsi un po’!

 

I giochi dedicati al coding di Discovery Education

Il portale di Discovery Education Coding UK offre una serie di giochi di coding, o relativi ai linguaggi di programmazione se preferite, alcuni dei quali pensati anche per bambini, dal momento che si basano su blocchi logici e non su complicate stringhe di testo.

Per i bambini in particolare ci sono tre giochi principali suddivisi per livelli di difficoltà:

  • Burst the bubbles: combina eventi di avvio e eventi di clic per creare un gioco in cui le bolle scompaiono facendo clic su di esse mentre fluttuano sullo schermo.

  • Hungry snake: nel deserto consoliderai la tua comprensione delle condizioni nella programmazione e imparerai come diversi tipi di condizioni possono essere usati nel codice per scopi diversi.

  • Stopwatch animation: scopri i booleani per creare un cronometro realistico, in cui i valori booleani sono influenzati dai pulsanti di arresto, avvio e ripristino.

Altre risorse di coding per bambini sono reperibili qui.

I giochi sono corredati da una scaletta di lezioni dedicata agli insegnanti e da un esempio del gioco vero su cui divertirsi. in questo modo i bambini possono facilmente rendersi conto di  come funziona la realizzazione di un classico gioco online e non subirlo passivamente.

Il portale presenta anche attività per i più grandi sviluppate in HTML e Python.

C’è anche un glossario, in Inglese, da scaricare e soprattutto una ottima serie di poster e risorse di codifica gratuite stampabili da utilizzare per percorsi di coding unplugged.

In buona sostanza Discovery Education Coding fornisce un supporto completo per l’insegnamento della programmazione nelle scuole primarie.

Le lezioni passo dopo passo guidano insegnanti e alunni attraverso una sequenza attentamente graduata. I tutorial video presentano il codice che gli studenti impareranno ed evidenziano la terminologia corretta.

Le attività di debug e i codici di errore aiutano gli studenti a risolvere i problemi.

I giochi pertanto stimolano la creatività degli studenti e i piani completi delle lezioni garantiscono che tutti gli insegnanti siano pienamente supportati.