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Programmi per bambini fatti da un papà

Fiodor’s è il sito di “un infermiere di un pronto soccorso cittadino che, quando torna a casa cerca di imparare ad usare il computer per qualcosa di più che una partita al campo minato”.

Questo simpatico papà crea software di libero utilizzo per bambini piccoli. Lui dice di non essere un programmatore e che i suoi programmini sono banali, ma che piacciono a lui e ai suoi figli. Io sinceramente li trovo semplici ed interessanti.

Ci sono programmi per imparare a leggere e scrivere le prime parole osservando delle immagini, per contare (abaco, tavola pitagorica, teorema di Pitagora) e altri simpatici softwares tra cui potete provare quello per il riconoscimento dei colori (scarica 235 kb).

Simpaticissima la tabella del mattino, una specie di pro memoria per ricordare ai nostri piccoli le mansioni da fare la mattina prima di andare a scuola.

Ce ne fossero di padri come questo che, oltre a lavorare e a creare cose utili per i figli e assieme a loro, coltiva la sana voglia di mettersi all prova!

Giochi per futuri ingegneri ed architetti: le vecchie care costruzioni in formato digitale

Non è mai troppo tardi per cominciare a fare le costruzioni, soprattutto se si tratta dei mattoncini di un quasi-LEGO a portata di mano con pochi clic… Ecco la realizzazione del sogno di tanti costruttori appassionati dei colorati pupazzetti e mattoncini, che limitati dal numero dei pezzi a disposizione finalmente hanno a disposizione, grazie a BlockCad, infiniti pezzi di tutti i colori, per non parlare di tutti quei pezzetti rari e poco comuni…

Il tutto all’interno di una interfaccia abbastanza intuitiva, a detta dei creatori del programma “a prova di bambino”. I pezzi si aggiungono, si colorano e si girano in punta di mouse, in pochi minuti già si possono creare semplici costruzioni. Uno sguardo ai numerosi file d’esempio contenuti nel programma permette di comprendere però quanto più ampie siano le potenzialità, e questo può generare un po’ di frustrazione… mentre si incolonna con tanta pazienza una tegola rossa sulla finestrella a destra!

Il file da scaricare (in inglese) è molto leggero, neanche un Mb. Da provare anche il “fratellino”, anc’esso gratuito, AnkerCAD.

Meno immediato ma graficamente più accattivante e Lego Digital Designer,il software gratuito ufficiale della linea factory che Lego mette a disposizione deglii appassionati dei famosi mattoncini per costruzioni giocattolo.

Lego Digital Designer mette a disposizione uno spazio tridimensionale in cui disporre i mattoncini provenienti da differenti “set” (meglio permettere l’accesso ad internet al programma per non avere limitazioni in questo senso), come quelli dedicati alle classiche casette, oppure altri definiti adatti ai “robot” oppure agli animali e così via.

Naturalmente gli “oggetti” sono tutti pezzi rigorosamente esistenti nei set originali Lego, ed infatti, una volta terminata la propria creazione è possibile ottenere un “elenco di istruzioni passo passo” su schermo per costruire il capolavoro, oppure ancora ordinare i “pezzi” veri alla Lego via internet, corredati da confezione personalizzabile, come anche condividere il frutto della propria creatività con tutti gli altri appassionati, direttamente nelle gallery della Lego.

Una interfaccia apparentemente molto semplice fornisce istruzioni (in inglese) mentre viene utilizzata: è possibile avere un certo controllo sulla visuale (rotazioni di camera, zoom e così via) e sui pezzi stessi (disposizione nello spazio, rotazione, colorazione) per sentirsi dei novelli architetti delle costruzioni

Il download è sui 10 Mb e il software richiede risorse generalmente disponibili su macchine abbastanza recenti per questo… gioco da ragazzi!

Via Punto Informatico. Links delle recensioni originali che ho ripreso quasi integralmente: BlockCad, Lego Digital Designer.

20 novembre: anniversario della Convenzione sui diritti dell’infanzia

La Convenzione sui diritti dell’infanzia rappresenta lo strumento normativo internazionale più importante e completo in materia di promozione e tutela dei diritti dell’infanzia.
Contempla l’intera gamma dei diritti e delle libertà attribuiti anche agli adulti (diritti civili, politici, sociali, economici, culturali).

Costituisce uno strumento giuridico vincolante per gli Stati che la ratificano, oltre ad offrire un quadro di riferimento organico nel quale collocare tutti gli sforzi compiuti in cinquant’anni a difesa dei diritti dei bambini.

La Convenzione è stata approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989 a New York ed è entrata in vigore il 2 settembre 1990.

L’Italia ha ratificato la Convenzione il 27 maggio 1991 con la legge n.176
e a tutt’oggi 192 Stati, un numero addirittura superiore a quello degli Stati membri dell’ONU, sono parte della Convenzione.

I DATI UNICEF SUI DIRITTI NEGATI DELL’INFANZIA NEL MONDO

  • 11 milioni di minori muoiono ogni anno, prima di avere compiuto i 5 anni, per malattie o problemi che potrebbero essere facilmente eliminati: malattie intestinali, polmoniti, e malattie prevenibili con le vaccinazioni come morbillo, pertosse, tetano, difterite, tubercolosi
  • 150 milioni di bambini soffrono di malnutrizione
  • 123 milioni di bambini non hanno mai frequentato la scuola. Di questi, la maggioranza sono bambine
  • 211 milioni di bambini lavorano
  • 600 milioni di bambini, cioè un quarto dei bambini di tutto il mondo, vivono in condizioni di estrema povertà
  • 2 milioni di bambini sono morti, nel corso dello scorso decennio, a causa di conflitti armati
  • 20 milioni sono stati costretti a abbandonare le loro case
  • 300 mila bambini sono stati reclutati e combattono in diversi paesi africani, asiatici e del Medio Oriente in eserciti regolari e gruppi armati di opposizione
  • 130 milioni di donne hanno subito, da bambine, mutilazioni sessuali e ogni anno altri due milioni di bambine le subiscono
  • oltre 1 milione di bambini ogni anno sono vittime dei trafficanti, vengono “comprati” e costretti a subire abusi e sfruttamento
  • 14 milioni di bambini hanno perso la madre, il padre o entrambi i genitori a causa dell’Aids

Testo completo della Convenzione sui diritti dell’infanzia del 1989 (pdf, 66 KB)

Via UNICEF

Testo integrale online, da Wikisource, la biblioteca libera.

Ri-Li: giocare con i trenini di legno e imparare i diritti dell’uomo

ri-li

La recensione di Punto Informatico non ha bisogno di commenti:

Ri-Li, videogioco gratuito e opensource multipiattaforma con trenini, scambi e percorsi sempre più difficili e complicati da completare.

Il concetto è semplice: bisogna raccogliere tutti i vagoni sparsi per la ferrovia, facendo diventare ovviamente il trenino “serpentone” sempre più lungo. I percorsi sono esageratamente pieni di scambi, che possono essere spostati “al volo” mentre il trenino vi si avvicina. È l’unico modo per deviare il percorso del treno che procede, senza tregua, a velocità costante (ed a volte anche più veloce, con l’opportuno bonus raccolto sui binari).

In caso di scambi ravvicinati occorre essere molto veloci e decisi, facendo prendere al trenino la giusta strada per recuperare altri vagoni stando bene attenti a non farlo andare su binari già occupati dalla propria… coda (coda del treno o coda del serpentone, sempre coda è!).

La grafica è infantile ma ben fatta, i trenini giocattolo di legno in 3D sono ben fatti e l’azione è frenetica quanto basta in un crescendo di livelli che accontentano figli, padri e nonni.

Tutt’altro che semplice, tutt’altro che noioso, tutt’altro che tranquillo Ri-Li unisce il panico da “incidente ferroviario giocattolo” alla prontezza di riflessi e di ragionamento veloce. Il gioco, ospitato da SourceForge, è disponibile in 18 lingue per tutte le più diffuse piattaforme, ed anche per le meno diffuse come Amiga OS4.

50 livelli, bonus, musichette, tutto schermo o finestra, effetti sonori e… quiz sulla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani alla fine di ogni livello. 50 Punti regalati se si indovina, una pillola di saggezza in più se si sbaglia.

  • Link: Ri-Li
  • Pagina di download presso SourceForge (clicca su un link qualsisi ed attendi l’avvio, versione per Windows, eseguibile, 13,1 Mb).

Nel giorno del suo compleanno arriva OpenOffice 2.0.4

Per chi non lo sapesse si tratta della migliore suite di programmi ufficio opensource gratuita alternativa a Microsoft Office. Riporto un estratto del comunicato stampa dal sito ufficiale dal quele è disponibile il download del pacchetto in lingua italiana.

Oggi è venerdì 13 Ottobre e questo giorno segna due eventi importanti: la disponibilità immediata della versione 2.0.4 di OpenOffice.org e il nostro 6° anniversario. OpenOffice.org 2.0.4 è una versione significativamente migliorata e raccomandata a tutti. Le nuove caratteristiche, correzioni, e miglioramenti includono:

  • Gestione dei PDF migliorata
  • Esportazione diretta verso LaTex
  • Nuove funzionalità in Calc e Impress
  • Utilizzo dei font di sistema in Mac OS X (X11)
  • E altro ancora …

La caratteristica più importante è la gestione migliorata delle Estensioni. Invitiamo tutti gli sviluppatori a scrivere estensioni. Per saperne di più visitate Extensions Project.

Oggi OpenOffice.org compie anche sei anni, e da quando è nato sta cambiando il mondo. Dieci milioni di persone usano l’applicazione e governi di ogni parte del mondo hanno adottato il programma e il suo formato (OpenDocument o ODF). Il nostro grazie va a voi, alla comunità di utenti e agli sviluppatori che hanno reso possibile tutto questo!

Sei anni fa, nasceva il progetto OpenOffice.org, e con esso la comunità di volontari che sviluppano e promuovono la suite per ufficio libera e open source. In questi sei anni la suite è stata scaricata oltre 70 milioni di volte, e ha contribuito alla definizione del formato standard e aperto ISO/IEC 26300 per i documenti da ufficio, conosciuto come OpenDocument. OpenOffice.org ha permesso a singoli utenti, aziende private ed enti pubblici, in ogni parte del mondo (la suite è disponibile in oltre 80 lingue e dialetti), di superare lo scoglio del digital divide ed elaborare i documenti, i fogli elettronici e le presentazioni nella propria lingua madre, senza dover pagare nulla per la licenza d’uso del software e del formato dei file. Un risultato di cui noi del PLIO – il gruppo di volontari che si occupa degli aspetti operativi relativi alla versione italiana della suite – siamo, giustamente, orgogliosi.

Facce Buffe: un software didattico divertentissimo

Facce Buffe è un software didattico gratuito e liberamente distribuibile, progettato da Ivana Sacchi.

Lo scopo del programma è giocare a comporre facce diverse, osservarle e riconoscerne le caratteristiche. Gli obiettivi didattici sono intuire le regole di combinazione, migliorare la capacità di osservazione e memoria, imparare a selezionare i tratti dei disegni proposti.

Ci sono quattro modalità di gioco:

  1. Inventa tu (costruire liberamente i visi, dove è anche possibile stampare il viso costruito)
  2. Copia il viso (il computer genera casualmente un viso, che va copiato esattamente con 5 livelli di difficoltà)
  3. Scopri il viso (viene visualizzato un viso generato casualmente, cliccando sul viso questo sparisce e deve essere riconosciuto tra i sei presentati)
  4. Identikit (il computer genera casualmente un viso, che va copiato esattamente, vi sono 5 livelli di difficoltà)

Istruzioni:

  • Scarica l’archivio zip (3,5 Mb)
  • dopo averlo scompattato fare doppio click sull’icona di FacceBuffe (FacceBuffe.exe);
  • Apri il file leggi.txt per le istruzioni (anche nel caso non dovesse avviarsi);
  • Leggi il file FacceBuffe.pdf che contiene la documentazione del programma.

Requisiti tecnici:

  • il programma gira in Win 98SE o superiori. Per funzionare, richiede necessariamente runtimes VisualBasic 6 (già presenti in windows XP), mscomctl.ocx, flash.ocx, essresizer.ocx, comct232.ocx, mswinsck.ocx, flash8b.ocx.
  • Questi ultimi 5 files sono presenti sulla cartella che ho preparato da scaricare e quindi il software è già del tutto predisposto all’uso con Xp. Non resta dunque che cliccare sull’iconcina e divertirsi!