Ri-Li: giocare con i trenini di legno e imparare i diritti dell’uomo
Pubblicato da Maestro Alberto
La recensione di Punto Informatico non ha bisogno di commenti:
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Ri-Li, videogioco gratuito e opensource multipiattaforma con trenini, scambi e percorsi sempre più difficili e complicati da completare.
Il concetto è semplice: bisogna raccogliere tutti i vagoni sparsi per la ferrovia, facendo diventare ovviamente il trenino “serpentone” sempre più lungo. I percorsi sono esageratamente pieni di scambi, che possono essere spostati “al volo” mentre il trenino vi si avvicina. È l’unico modo per deviare il percorso del treno che procede, senza tregua, a velocità costante (ed a volte anche più veloce, con l’opportuno bonus raccolto sui binari).
In caso di scambi ravvicinati occorre essere molto veloci e decisi, facendo prendere al trenino la giusta strada per recuperare altri vagoni stando bene attenti a non farlo andare su binari già occupati dalla propria… coda (coda del treno o coda del serpentone, sempre coda è!).
La grafica è infantile ma ben fatta, i trenini giocattolo di legno in 3D sono ben fatti e l’azione è frenetica quanto basta in un crescendo di livelli che accontentano figli, padri e nonni.
Tutt’altro che semplice, tutt’altro che noioso, tutt’altro che tranquillo Ri-Li unisce il panico da “incidente ferroviario giocattolo” alla prontezza di riflessi e di ragionamento veloce. Il gioco, ospitato da SourceForge, è disponibile in 18 lingue per tutte le più diffuse piattaforme, ed anche per le meno diffuse come Amiga OS4.
50 livelli, bonus, musichette, tutto schermo o finestra, effetti sonori e… quiz sulla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani alla fine di ogni livello. 50 Punti regalati se si indovina, una pillola di saggezza in più se si sbaglia.
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- Link: Ri-Li
- Pagina di download presso SourceForge (clicca su un link qualsisi ed attendi l’avvio, versione per Windows, eseguibile, 13,1 Mb).
Arriva a scuola l’ora di educazione alla salute?
Pubblicato da Maestro Alberto
L’ora di educazione alla salute che i ministri dell’Istruzione e della Salute vorrebbero introdurre nelle scuole “dovrà servire a fornire conoscenza a bambini e ragazzi, perché da adulti possano fare delle ‘scelte informate’ sugli stili di vita da adottare”. Lo ha detto il titolare del dicastero dell’Istruzione Giuseppe Fioroni intervenendo oggi a Roma al convegno ‘Mangiare bene per vivere meglio’, organizzato da Somedia e promosso da ‘Repubblica Salute’. (Adnkronos Salute)
“Con Fioroni, stiamo lavorando per prevenire e promuovere il diritto alla salute. Renderemo attiva rapidamente un’ora di educazione alla salute nelle scuole”.
Lo annuncia il ministro della Salute, Livia Turco, a margine del convegno “Alimentazione e salute, mangiare bene per vivere meglio”, organizzato oggi a Roma da Somedia.
“Abbiamo attivato un tavolo- spiega Turco- in cui chiederemo agli insegnanti, medici, pediatri e farmacisti di lavorare insieme, per promuovere- conclude- quest’ora di educazione alla salute”. (Quotidiano.net)
Se ne sta parlando da un po’ di tempo (soprattutto il ministro Turco). Gli intenti ci sono, le sperimentazioni nelle scuole pure e da molto tempo. Non è difficile che la proposta possa andare a buon fine.
Vedi anche Yahoo! Notizie
Eserciziario online su tutte le materie
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Semplici esercizi su tutte le discipline da svolgere online sul sito di eMmeGIWeb.
Da provare.
Scandoo: motore per ricerche sicure e protette
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Scandoo è un motore di ricerca che filtra i risultati di Google, MSN, Yahoo! e Ask, in automatico o secondo preferenze personali. Si può per esempio escludere siti pornografici o che mostrano immagini di sesso, nudità, armi e contenuti non consoni ad una navigazione protetta.
Utile per navigare con bambini e minori in quanto le pagine offensive vengono segnalate tramite una piccola icona rossa che avverte il pericolo. Il motore scannerizza anche la presenza di possibili spyware, adware, malware e virus.
Scandoo fornisce anche un plugin per Firefox ed Internet Explorer. Presto anche le ricerche in lingue diverse dall’inglese.
Draw Play: giocare disegnando
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Disegnare con il mouse e usare i tasti freccia per muoversi e saltare per raggiungere la bandierina. Un po’ di sano svago non guasta mai…
Settimo appuntamento con Web Docet: “La tecnologia e la didattica, un cuore d’asino e uno di leone”
Pubblicato da Maestro Alberto
E’ on line la settima puntata della rassegna stampa su scuola, formazione e tecnologie Web Docet, su EduPodcast, dal titolo La tecnologia e la didattica, un cuore d’asino e uno di leone.
Questo il sommario:
- Basta con i compiti a casa. Gli studenti e le famiglie sull’orlo di una crisi di nervi
[Paola Ciccioli e Francesca Folda, “Compiti a casa: famiglie sull’orlo di una crisi di nervi”, Panorama, 20 ottobre 2006] - Compiti progressivi: la regola dei dieci minuti in più ogni anno
[Marco De Martino, “La regola dei dieci minuti” intervista a Harris Cooper, Panorama, 20 ottobre 2006] - Risorse (on line) per scrivere meglio
[Patrizia Feletig, “La passione di scrivere”, Chip & Salsa, il Manifesto, 19 ottobre 2006, link] - Copiare i compiti e le tesi: un circolo vizioso tra intellettuali disoccupati e studenti somari
[Carlo Formenti, “in California copyright significa diritto di copiare”, CorrierEconomia, Corriere della Sera, 16 ottobre 2006] - Se tutti son promossi inizia la decadenza
[Francesco Alberoni, “Se tutti son promossi è iniziata la decadenza”, il Corriere della Sera, 16 ottobre 2006] - Roberto Vecchioni: niente sconti agli alunni e a se stessa. Ci vuole una scuola seria
[Marco Sodano, “Vecchioni: così si laureano somari”, La Stampa, 17 ottobre 2006] - I blog come stratagemma per coinvolgere gli studenti nella didattica
[Stephanie Dunnewind, Teachers are reaching out to students with a new class of blogs, The Seattle Times, 14 ottobre 2006] - Ma davvero gli insegnanti devono aprire un blog?
[Learning Circuits, “Big Question for october: Should All Learning Professionals Be Blogging?”, 4 ottobre 2006] - Dieci ragione per aprire un blog didattico, dieci per starne alla larga
[Tony Karrer, “Top Ten Reasons To Blog and Top Ten Not to Blog“, 4 ottobre 2006 ] - Tecnologie nella scuola: troppo entusiasmo fa male, dice un report sui risultati delle ricerche sul tema
[Cisco System e Metiri Group (a cura di), “Technology in school. What research says” (pdf)] - Cara professoressa, la tecnologia digitale non è ancella della cultura che viene dal passato
[Vittorio Zambardino, “Professoressa, oggi Gutemberg si chiama Internet“, 14 ottobre 2006] - Gutemberg, il primato della cultura tecnologica
[Loredana Lipperini, “Quelli che Gutemberg“, 20 ottobre 2006] - Le professoresse geek e le rivoluzioni silenziose
[Lorenza Boninu, “Umanesimo tecnologico: professoresse geek“, 20 ottobre 2006]
Come sempre molto stimolante la rassegna del Professor Sofi. Condivido il primo punto sulla limitazione dei compiti da consegnare a casa e trovo per forza di cose decisamente interessante la parte che tratta di insegnanti e blogs didattici.
Ascolta la settima puntata.
Link diretto alla pagina.