Archivio per la categoria 'Software'

Generatore di schede didattiche stampabili e attività di recupero in PDF

Antonio Milanese, logopedista presso trainingcognitivo.it, ha ideato e condiviso uno strumento in grado di generare schede ed attività personalizzabili pronte da stampare.

Si possono creare: barrage di lettera, sillaba e condizioni; crucipuzzle, esercizi cerca la sillaba (sequenza di lettere e parole); completamento di doppie; decisioni ortografiche (coppie di lettere).

Tutti i tool sono personalizzabili secondo gradi di difficoltà e  sono studiati principalmente per chi ha ha disturbi di apprendimento o del linguaggio ma possono essere tranquillamente usati per realizzare schede stampabili ed esercizi personalizzati per la didattica tradizionale.

Lo strumento è di libero utilizzo ed è molto semplice da usare: con pochi clic si può costruire ogni sorta di scheda stampabile adatta alle attività di recupero e di classe.

Link

Google Family Link: app per tenere sotto controllo telefono e tablet dei propri figli

Google Family Link è un’app che permette di tenere sotto controllo lo smartphone e il tablet dei propri figli quando iniziano ad utilizzare dispositivi Android e non solo.

Configurando Family Link di Google si possono stabilire alcune regole di base della la vita digitale dei bambini e dei ragazzi alle prese con un nuovo tablet e soprattutto con uno smartphone.

In pratica, tramite Family Link, i genitori possono creare per loro un account Google molto simile al proprio e gestirne le app, controllare il tempo di utilizzo dei dispositivi e bloccarli da remoto.

In ottemperanza alle nuove regole europee sulla protezione dei dati personali, il famigerato GDPR, Family Link offre il controllo dei dati dei figli fino a che questi compiano 16 anni di età.

La configurazione dell’applicazione è molto semplice. Una volta installata sul telefono della mamma, del padre o di un tutore bisogna seguire una facile procedura guidata per stabilire le regole d’uso del dispositivo del minore.

Appena indicati i dati personali richiesti, sarà creato un nuovo account Google e non potremo usarne uno già esistente. Dopodiché sarà necessario configurare anche il dispositivo del ragazzo in questione con tale account installando ovviamente la app di Google Family Link sul suo device.

Essa, attraverso il telefono dei genitori, oltre a mantenere privati i dati del minore, consente di stabilire le app che possono essere usate, il tempo che il ragazzo può trascorrere con lo smartphone, verificare i luoghi che ha visitato, gestire i siti web che può consultare, geolocalizzare il dispositivo da remoto, bloccare il telefono.

In qualsiasi momento è possibile aggiungere altri minori senza dover procedere ad una nuova installazione per ognuno di loro.

Sicuramente questo servizio può tornare molto utile anche in ambito scolastico se pensiamo alla difficoltà che hanno gli insegnanti nel reperire una email Google nella didattica digitale e alla possibilità di richiedere un account Google nella gestione per esempio di Google Classroom o di Google Suite for Education.

L’app funziona anche su iPhone e dispositivi iOS.

Pagina web Google Family Link

Link App Play Store

Link App Store

Fare musica usando il coding e la pixel art con un’applicazione web

Ho recensito nell’altro mio blog maestroalberto.it un’applicazione web che serve a creare musica direttamente online tramite browser (link alla recensione).

L’app si chiama Chrome Music Lab Song Maker e consente di programmare sequenze di suoni attraverso alcuni strumenti musicali.

Si usa con le dita su dispositivi touch come smartphone, tablet, computer portatili e LIM di classe ma si può usare anche con il mouse e la tastiera del computer.

In pratica si “disegna” una sequenza di note ed essa sarà eseguita dai vari strumenti.

Dal momento che la sua interfaccia grafica è simile a un reticolo di quadratini come quelli che usiamo per progetti di coding unplugged e pixel art, ho pensato di utilizzare Music Maker proprio per far “suonare” disegni e scritte personalizzate in pixel art.

Si può partire per esempio con una scritta e farla riprodurre dallo strumento. In classe i bambini scrivono alla LIM il loro nome con le lettere in pixel art e otterranno il codice sonoro della scritta.

Ecco alcuni esempi:

Alice

Diego

Ovviamente le canzoni ottenute sono un po’ monotone, ma poco conta perché in fin dei conti si tratta di un’attività divertente e creativa.

Tuttavia si può anche disegnare in pixel art e ricavare il “coding sonoro” delle sequenze audio. Ecco un paio di esempi di disegni:

bambini burattini

faccine smiley

Insomma, basta lasciare a briglie sciolte la nostra fantasia e provare a strutturare piccoli e grandi progetti.

Song Maker è uno strumento gratuito che non richiede alcuna registrazione.

Le lettere in pixel possono essere prese dalla Maestra Marta qui.

Buon divertimento!

ZaplyCode: strumento didattico italiano di coding e pixel art per insegnanti e bambini

ZaplyCode è un interessante strumento didattico tutto italiano per iniziare percorsi coding e pixel art, costruito sulle esigenze degli insegnanti ma pensato per far divertire i bambini con attività divertenti, creative ed educative.

Il progetto è stato ideato e realizzato interamente da Rosario Messina, un dottore informatico, il quale mi racconta che l’idea è nata circa un anno fa osservando la moglie nella preparazione di lezioni sul coding e la pixel art per i suoi alunni e decidendo così di creare uno strumento per gli insegnanti ma al contempo divertente anche e soprattutto per i bambini.

Il motto d ZaplyCode secondo l’autore è infatti: costruito per gli insegnanti ma pensato per i bambini. Rosario precisa, rispondendo gentilmente alla mia richiesta di informazioni, che ZaplyCode è stato creato proprio a misura di bambino curando l’usabilità dell’interfaccia in modo da renderla semplice, intuitiva, efficace e divertente.

Lo strumento è stato pubblicato ufficialmente il 3 febbraio 2018 e ha già tantissimi utenti registrati, migliaia di progetti realizzati e migliaia di condivisioni su Facebook.

ZaplyCode è fondamentalmente un’applicazione web alla quale si accede via browser internet ma che funziona benissimo tuttavia anche su dispositivi mobili come tablet, smartphone e soprattutto sulla LIM di classe.

Non richiede l’installazione di alcun software aggiuntivo: per usarla basta registrarsi gratuitamente creando un account ed iniziare a partecipare alla già ricca community.

Si basa fondamentalmente sulla programmazione visuale per avviare i bambini attraverso la pixel art al coding, al pensiero logico e al pensiero computazionale in modo intuitivo e divertente attraverso un percorso creativo.

ZaplyCode è incentrain sostanzialmente su due applicazioni interne che sono l’una lo specchio dell’altra: Z-Code e Z-Pixel.

Con Z-Code si può scrivere in modo intuitivo una sequenza di codice attraverso blocchi numerati che corrisponderanno ad un disegno in pixel art.

 
Si potrà verificare la correttezza o la gradevolezza del risultato ottenuto semplicemente cliccando sul pulsante esegui che mostrerà il disegno creato.
 
 

Potrebbe essere usata anche per realizzare disegni  attraverso codici già pronti come quelli che si trovano nei gruppi Facebook specifici e come quelli condivisi da questo blog.

Viceversa con Z-Pixel si può generare una griglia ed iniziare a disegnare prelevando al bisogno il codice generato in automatico.

 
 

A mio avviso è questa l’applicazione più interessante e di facile utilizzo, sebbene necessiti di qualche miglioria, come la possibilità di inserire righe e colonne senza perdere il lavoro iniziato, l’ampliamento della palette dei colori e magari l’inserimento di un colour picker per selezionare colori specifici con cui disegnare.

Ogni progetto è accompagnato da una mini guida in primo piano che aiuta l’utente alla realizzazione del lavoro sebbene le operazioni da svolgere siano davvero molto semplici.

In ZaplyCode è possibile scegliere le opzioni di visualizzazione della tabella su cui si disegna con 5 modalità di zoom, selezionare il numero delle righe e delle colonne, i colori, salvare il progetto, il codice sorgente, scaricare l’immagine e il codice ottenuto in formato PNG.

L’utente avrà a disposizione i progetti salvati nella propria libreria e potrà decidere se condividerli nella community con gli altri utenti e di pubblicarli nei social.

Per ora è disponibile la condivisione solo su Facebook ma spero che presto sia possibile lo sharing anche su Pinterest che sarebbe la rete sociale ideale per ZaplyCode.

In definitiva ZaplyCode ha il merito di cogliere con tempismo perfetto le esigenze di tanti insegnanti e dei loro alunni e il grande interesse che c’è nel web e nei canali social riguardo coding e pixel art.

Sarebbe opportuno a mio avviso realizzare applicazioni specifiche per Windows, Android e iOS in modo da utilizzare lo strumento anche offline senza bisogno di una connessione internet.

A quanto pare, tuttavia, ci sono altre idee in cantiere per arricchire la piattaforma sempre utilizzando la pixel art.

In ogni caso è comunque decisamente un buon inizio.

Tinkercad: applicazione di stampa e progettazione 3D dal semplice utilizzo per bambini e ragazzi

Tinkercad è un’applicazione di stampa e progettazione 3D online dal semplice utilizzo adatta a tutti e in particolar modo ai bambini, sia in ambito scolastico sia come semplice attività ludico-didattica per il disegno tridimensionale.

Si tratta di un software interamente basato sul web prodotto da Autodesk, del tutto  gratuito che non necessita di installazione: basta un semplice browser e un accesso ad internet.

Tinkercad è utilizzato anche da insegnanti e bambini per creare di tutto: oggetti da stampare in 3D di vario genere, giocattoli, modelli Minecraft, personaggi dei Pokémon, fidget spinner fai-da-te, modelli di mattoncini in stile Lego e via dicendo. 

Insomma si può creare di tutto in base alle proprie esigenze e alla fantasia, da gioielli a oggetti per l’arredo della casa o della scuola, con possibilità davvero illimitate.

Una volta registrati alla piattaforma, attraverso un intuitivo editor di modellazione 3D si può iniziare ad usare le forme, ovvero i blocchi di costruzione di Tinkercad, che permettono di aggiungere o rimuovere materiale.

È anche possibile importare forme personali (anche in 2D) o lavorare con quelle già presenti sul sito.

Esse possono essere spostate, ruotate, modificate e immesse liberamente nello spazio con precisione, utilizzando i vari strumenti a disposizione.

Infine possono essere combinate e raggruppate in serie per realizzare modelli più complessi e dettagliati.

Logicamente non è necessario conoscere il complesso CAD per creare e stampare modelli 3D comunque di tipo  professionale, basta dare un’occhiata alla galleria degli oggetti realizzati dagli utenti per rendersene conto.

Tinkercad supporta tutte le stampanti 3D sul mercato che accettano il formato file STL standard. Possono anche essere scaricati file VRML per la stampa a colori.

Inoltre, grazie all’integrazione diretta con i principali servizi di stampa di terze parti, si può progettare in Tinkercad e e farsi spedire le stampe direttamente a casa.

Tinkercad consente infine l’esportazione di file nel formato SVG adatto per il taglio laser. Il software infatti permette di sezionare un modello e di tagliarlo successivamente al laser.

La piattaforma può essere usata dagli insegnanti a scuola e già contiene molti percorsi educativi da cui attingere per la didattica in classe o a distanza.

Gli insegnati infatti possono creare un account e creare un codice di invito alla pagina in cui stanno lavorando e  condividerlo con gli studenti. 

Segnalo inoltre Tinkercad Circuit, un’altra offerta della piattaforma dedicata ai costruzione di circuiti con Arduino.

Su YouTube si trovano un sacco di video tutorial anche in Italiano. Sotto ne inserisco uno a titolo esplicativo.

In definitiva Tinkercad offre tutto il necessario per iniziare un’esperienza di stampa e progettazione 3D sia a livello personale, sia a livello didattico-educativo.

Inoltre, considerata la diffusione sempre più capillare delle stampanti 3D e vista la nascita e lo sviluppo dei cosiddetti atelier creativi nella scuola italiana in seguito ai progetti PON, la piattaforma si presta perfettamente per un approccio alla stampa 3D in ambito scolastico.

Insomma, un sito per nuovi fantasiosi inventori che hanno voglia di divertirsi ed apprendere con qualcosa di istruttivo!

Bianco sul Nero: blog per gli insegnanti di sostegno e non solo

Bianco sul Nero http://biancosulnero.blogspot.it/ è un blog di Carmelo Di Salvo, insegnante di sostegno per scelta, blogger e reporter-giornalista “partecipativo” di social-news.

Il portale contiene non solo risorse ma anche valori umani. L’obiettivo principale del blog è quello di fornire un aiuto ad altri insegnati e a tutte le persone che lavorano con i “bambini speciali”.

In particolare Bianco Sul Nero (blog per gli insegnanti di sostegno e non solo…), attivo da ottobre 2008, è dedicato principalmente a chi si occupa di disabilità e didattica.

Nel blog troverete: risorse didattiche, risorse online sul web, software didattici, tecniche educative, news sulla scuola e tanto altro ancora.

L’obiettivo è quello di trasmettere agli adulti strumentalità e tecniche didattiche per abbattere le barriere della disabilità.