Archivio per la categoria 'Docenti'

Dichiarazioni del Ministro: “la scuola non può che essere Pubblica”

Ecco le importanti dichiarazioni del Ministro Fioroni ad una intervista a Famiglia Cristiana:

“Io penso che la scuola, come afferma la nostra Costituzione, non può che essere pubblica”

“il sistema scolastico italiano è universale e solidaristico: ciascuno di noi con le tasse non paga la scuola dei propri figli, ma concorre a pagare la scuola di tutti. Non c’è una scuola di Stato, ma una scuola pubblica e libera, sia che gli erogatori siano pubblici o privati”

“ognuno potrà investire. Ma vi pare che la scuola possa essere regolata dalla legge del profitto e del mercato? Sono convinto che faranno a botte per aprire una grande scuola cattolica nel centro di Venezia, ma chi vorrà aprirla nel Comune di Balmuccia, 100 abitanti, o nei quartieri degradati delle aree metropolitane? Avremo una scuola con una grande offerta per chi può comprare e una scuola dei poveri che resterà a carico dello Stato. E’ una cosa che mi spaventa. E quale scuola integrerà i diversamente abili?”

Il Ministro sostiene “che la scuola è pubblica e che il mercato non deve entrarci; e poi applichiamo un corretto sistema di sussidiarietà, come avviene, per esempio, per le materne paritarie”

La stessa scuola cattolica dovrebbe “pretendere i controlli, proprio per non essere confusa con quelli che sono veri e propri diplomifici: le scuole cattoliche non lo sono, le famiglie ci mandano i figli per una scelta educativa. Ma per favore teniamo conto che sono tantissimi i docenti della scuola statale che sono ‘cattolici apostolici romani’ e sono orgogliosi di esserlo. Non sono figli di un Dio minore”

“il 48% dei bambini non avrebbe più diritto all’istruzione se non ripristiniamo immediatamente quei 167 milioni di euro che Berlusconi ha tolto alle materne paritarie, al 90%, che sono senza fini di lucro e rendono un enorme servizio alla comunità”

Parole importanti, in controtendenza, se non in polemica, con le politiche del precedente governo.

Petizione per l’uso del software libero nella Pubblica Amministrazione

Io sostengo e sono il firmatario numero 4632 della petizione per l’uso del software libero nella Pubblica Amministrazione.

La petizione è rivolta al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Economia, al Ministro per le riforme e le innovazioni nella Pubblica Amministrazione e a tutti i Dirigenti della Pubblica Amministrazione.

Il senso della richiesta è questo: limitare le spese per l’acquisto di software proprietario (in particolare Microsoft per capirsi) e promuovere l’uso del software equivalente gratuito opensource, destinando i risparmi ad altri scopi e servizi. Riporto alcuni stralci della lettera:

Ogni anno la Pubblica Amministrazione del nostro paese spende molto denaro per acquistare software proprietari, quando se ne potrebbero usare di analoghi, distribuiti liberamente, cioè gratis. A titolo di puro esempio, ricordo che nell’anno 2004 sono stati spesi in software applicativo 483,801 Milioni di Euro, che si vanno a sommare ai 438,728 Milioni di Euro destinati ad hardware e software di base. Questi dati includono solo una minima parte delle risorse destinate a questo scopo perché riguardano solo le spese delle amministrazioni centrali.. Una posizione ratificata dalle Istituzioni Europee.

Scuole, universita’ ed enti di ricerca destinano altre risorse allo stesso scopo.
(Fonte: Spesa di software nella Pubblica Amministrazione, Pdf, Università Degli Studi di Padova)

Pensi per esempio che solo il Comune di Milano, in licenze Microsoft, destina circa trecentomila euro ogni anno.
(Fonte: attivissimo.blogspot)

…ci sembra evidente che a produrre senza percepire siamo tutti noi, attraverso un apparato che destina enormi risorse pubbliche al pagamento di licenze sui software. Esistono alternative gratuite, altrettanto valide, e data la situazione economica del paese sarebbe grave non tenerne conto.

Senza fanatismi credo che sia un’iiziativa da promuovere. Questo è il mio commento alla sottoscrizione:

Da anni mi batto per questa causa nelle scuole dove ho lavorato, che hanno il serio problema di reperire computer efficienti, figuriamoci il software! Oggi con una connesione a banda larga la P.A. potrebbe sfruttare le applicazioni da ufficio (ed altro) offerte direttamente dalla rete gratuitamente. Segnalerò l’iniziativa nei miei siti.

La lettera è stata spedita il 20 luglio. L’evento è andato in onda su “Telecamere”, Rai3, domenica 30 luglio alle 12:00.

Video della trasmissione.

La lettera sul web: elenco siti.

Il gioco della sabbia che cade


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Falling Sand Game è un gioco in java molto contemplativo, che consente di controllare un flusso costante di sabbia in cascata, di acqua, sale, olio, costruendo pareti, facendo crescere piante, tramite la cera e il fuoco.

Si può provare a bruciare, erodere, essiccare, far crescere e cancellare gli elementi. Attraverso questi strumenti, si può anche provare a modificare il corso degli eventi. Con l’esercizio possono scaturire strutture complesse.

Un po’ grafica e un po’ creatività, il gioco, che può durare anche molto tempo, ha raccolto una certa popolarità su servizi di bookmarking sociale come Digg e Delicious.

Esiste un forum con faq e wiki e che presenta alcune varianti, per la verità piuttosto ripetitive.

Un modo particolare di giocare a scacchi con la macchina del pensiero

Guarda la galleria d’immagini e vai al blog per la presentazione del gioco e il link diretto.

Un gioco per stimolare la mente, il web sudoku

Va di gran moda il Sudoku, su internet se ne trovano a centinaia. Io segnalo il websudoku. Una pagina pulita, senza pubblicità e distrazioni, dove giocare in tutta tranquillità.

Si possono scegliere 4 livelli di difficoltà, controllare il timer, coltivare statistiche personali, chiedere aiuto e stampare il nostro gioco. A pagamento (poco più di 2 €) si possono anche creare degli ebook con 48 sudoku, totalmente adattabili alle proprie esigenze.

Esiste una versione anche per i più piccini il JigSawDoku con i numeri colorati da trascinare nello schermo.

Mappe mentali: un comodo servizio on line gratuito

Mayomi (abbreviazione di Map Your Mind) è un pratico servizio per la costruzione di mappe mentali on line.


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Il sito (in inglese ovviamente) consente di organizzare concetti, pensieri e informazioni nel classico diagramma delle mappe mentali in modo comodo ed intuitivo, soprattutto per chi possiede una certa dimestichezza con questo genere di applicazioni.

Si può consultate anche l’archivio pubblico delle mappe di Mayomi (ad oggi circa 3500, con 10000 utenti, 70000 associazioni di parole, 58000 parole diverse usate) da cui attingere a piacimento.

Il servizio è un classico esempio di applicazione in stile web2.0, concetto del quale mi occopo sempre più spesso nel mio blog personale per la sua ormai grande offerta di applicazioni gratuite da sfruttare on line, che potrebbero certamente essere utilizzate nella Pubblica Amministrazione e, perché no, anche nelle scuole.

Vedi anche il mio post precedente sull’argomento e su i softwares per la costruzione di mappe mentali: Mappe Concettuali.