Archivio per la categoria 'Bambini'
Lavoretti di Pasqua per bambini: un biglietto colorato a forma di gallina
Pubblicato da Maestro Alberto
Ecco una simpatica idea per realizzare un biglietto colorato di Pasqua a forma di gallina.
Si tratta di un lavoretto fai-da-te davvero semplice da realizzare ma di sicuro impatto come si può vedere dalle immagini e dal video.
Occorre solamente dei fogli di carta colorata, una matita, forbici, colla e un pizzico di creatività.
Basta realizzare una base pieghevole ed incollare le parti del corpo della gallinella: il becco, la cresta, gli occhi, le ali, la coda e le zampe.
L’interno, ovviamente, può essere personalizzato con scritte a piacere.
Ideale per un lavoretto di carta a scuola con le maestre o a casa in famiglia per realizzare dei segnaposti o degli addobbi pasquali per puro svago.
I riferimenti per farlo possono essere trovati qui .
VIK School: applicazione dove svolgere i compiti giocando a Minecraft
Pubblicato da Maestro Alberto
Pasquale Battaglia, founder di VIK School, mi comunica che è iniziato il conto alla rovescia per il lancio di questa innovativa piattaforma e-learning italiana in versione beta privata.
VIK School è una applicazione basata sul gioco, pensata come integrazione ai libri di testo, rivolta agli studenti di scuola primaria e secondaria.
I ragazzi attraverso semplici esercizi ripetitivi ottimizzano l’apprendimento della matematica, monitorando anche la frequenza dello studio e i progressi effettuati. Ogni utente deve, infatti, superare delle unità didattiche ed acquisire punti per passare al livello successivo.
La logica alla base del gioco è molto semplice: “Prima il dovere, poi il piacere“: più studi, più giochi, più ti diverti, più impari. Per ogni livello sbloccato si ha diritto a 20 minuti di gioco su Minecraft. Quando il tempo scade, l’utente viene “freezato” (immobilizzato) e invitato a sbloccare un nuovo livello di matematica.
VIK school è gratuita al 100%: a costruirla sono i docenti che creano i contenuti e gli studenti che elaborano le “avventure didattiche”.
Battaglia racconta che:
“L’idea è nata l’estate scorsa, mentre si andava al mare da Roma ad Ansedonia con mia moglie e i miei 2 ragazzi (oggi 17 e 10 anni). Entrambi, seduti sul sedile posteriore dell’auto erano stati tutto il tempo a giocare a Minecraft, senza un attimo di pausa. A un certo punto non ce l’ho fatta più e ho detto: d’ora in avanti si usa Minecraft solo dopo aver fatto i compiti. In un primo momento non l’hanno presa bene. Eppure Ruggiero e Francesco sono, di fatto, i primi due costruttori di VIK School”
Partecipare alla costruzione e alla diffusione della versione beta privata di VIK School è l’occasione perfetta per entrare a far parte della community dei docenti, non solo quelli di matematica (in futuro sono previsti anche altri corsi fino a coprire tutte le materie curricolari).
I docenti interessati a provarla possono consultare questa pagina.
VIK School S.R.L. è una Startup innovativa nata nel dicembre 2017 da una campagna di Crowdfunding realizzata in collaborazione con Eppela, Radio24 e Postepaycrowd.
Fare musica usando il coding e la pixel art con un’applicazione web
Pubblicato da Maestro Alberto
Ho recensito nell’altro mio blog maestroalberto.it un’applicazione web che serve a creare musica direttamente online tramite browser (link alla recensione).
L’app si chiama Chrome Music Lab Song Maker e consente di programmare sequenze di suoni attraverso alcuni strumenti musicali.
Si usa con le dita su dispositivi touch come smartphone, tablet, computer portatili e LIM di classe ma si può usare anche con il mouse e la tastiera del computer.
In pratica si “disegna” una sequenza di note ed essa sarà eseguita dai vari strumenti.
Dal momento che la sua interfaccia grafica è simile a un reticolo di quadratini come quelli che usiamo per progetti di coding unplugged e pixel art, ho pensato di utilizzare Music Maker proprio per far “suonare” disegni e scritte personalizzate in pixel art.
Si può partire per esempio con una scritta e farla riprodurre dallo strumento. In classe i bambini scrivono alla LIM il loro nome con le lettere in pixel art e otterranno il codice sonoro della scritta.
Ecco alcuni esempi:
Alice
Diego
Ovviamente le canzoni ottenute sono un po’ monotone, ma poco conta perché in fin dei conti si tratta di un’attività divertente e creativa.
Tuttavia si può anche disegnare in pixel art e ricavare il “coding sonoro” delle sequenze audio. Ecco un paio di esempi di disegni:
bambini burattini
faccine smiley
Insomma, basta lasciare a briglie sciolte la nostra fantasia e provare a strutturare piccoli e grandi progetti.
Song Maker è uno strumento gratuito che non richiede alcuna registrazione.
Le lettere in pixel possono essere prese dalla Maestra Marta qui.
Buon divertimento!
Coding e Pixel Art: la scheda e il biglietto di auguri per la Festa del Papà a forma di cuore con i baffi
Pubblicato da Maestro Alberto
Il Maestro Alberto propone un’attività di conding unplugged e pixel art dedicata alla Festa del Papà: la scheda e il biglietto di auguri da regalare al papà a forma di cuore con i baffi!
Sono partito da un disegno in pixel art a forma di cuore con cui ho realizzato uno smiley, una specie di faccina al cui interno ho disegnato gli occhi anch’essi a forma di cuore e due bei baffoni.
L’immagine è sviluppata in una griglia da 21X21 ed è composta quindi da 441 pixel.
Il disegno è formato da 4 colori, bianco incluso, che possono essere personalizzati o cambiati a piacere a seconda dei gusti personali.
Ho pensato di realizzare delle schede classiche con le griglie e il codice, ma anche dei modelli per un biglietto di carta già pronto o da colorare, da stampare e ritagliare.
Ecco come risultano le due facciate esterne da ripiegare, dove sulla sinistra si può inserire il codice.
L’interno può essere personalizzato con una scritta come questa per esempio.
Sotto ci sono tutti i file in PDF del biglietto da scaricare:
- biglietto tre cuori intero esterno svolto
- biglietto tre cuori intero esterno vuoto
- biglietto tre cuori intero interno scritta
- biglietto tre cuori intero interno vuoto
E quelli della scheda classica:
Ideale per un lavoretto per la festa de papà delle classi di scuola primaria, ma anche per divertirsi in famiglia a casa con un passatempo creativo ed istruttivo.
Ecco le foto dei biglietti svolti:
L’immagine principale è buona anche come schema per realizzare composizioni con le Pyssla e con le perline Hama.
Storytelling di Carnevale con Ozobot e Gianni Rodari
Pubblicato da Maestro Alberto
Per chi ha intenzione di introdurre nella didattica attività di coding e di robotica educativa nelle classi della scuola primaria e non solo, sicuramente il mini robot Ozobot si presta alla perfezione, in particolare per lo storytelling e il digital storytelling, ossia la narrazione realizzata con strumenti digitali.
Per i bambini si tratta di lavori accattivanti e motivanti, che aiutano a mantenere alta l’attenzione e che permettono sopratutto di focalizzare i punti chiave di un racconto o di una storia in modo intuitivo, creativo e gratificante.
Questo breve ma divertente percorso di storytelling esemplificativo dedicato al Carnevale può essere usato, se volete, come modello per altre attività, anche più complesse e strutturate, liberando la fantasia della classe, intesa come gruppo allievi-docenti, rovesciando e capovolgendo i ruoli.
Ho iniziato presentando le maschere di Carnevale tradizionali italiane utilizzando quelle in pixel art da noi realizzate e ci abbiamo lavorato sopra in modo che i bambini conoscessero le caratteristiche di quelle principali.
Per fare ciò ho usato alcune delle mie maschere di Carnevale in Pixel Art che avevamo già disegnato in classe.
Poi abbiamo copiato sul quaderno la celeberrima poesia di Gianni Rodari Il gioco dei sé, il cui testo riporto qui sotto:
Se comandasse Arlecchino
il cielo sai come lo vuole?
A toppe di cento colori
cucite con un raggio di sole.
Se Gianduia diventasse
ministro dello Stato,
farebbe le case di zucchero
con le porte di cioccolato.
Se comandasse Pulcinella
la legge sarebbe questa:
a chi ha brutti pensieri
sia data una nuova testa.
I bambini hanno facilmente individuato i personaggi e gli elementi chiave di ciascuno:
- Arlecchino – cielo colorato
- Gianduia – case di zucchero con la porta di cioccolato
- Pulcinella – legge strampalata
Successivamente ho mostrato alla LIM un possibile percorso di stoytelling come quello che avrebbero dovuto inventare loro con Ozobot (vedi sopra).
Infine ho fornito gli ozocode, ossia l’elenco dei codici da disegnare per far svolgere azioni al robot Ozobot Evo, e alcune mini stampe delle maschere di Arlecchino, Gianduia e Pulcinella da incollare in un foglio bianco su cui realizzare il loro tracciato personale, utilizzando le immagini, disegnando a piacere il tragitto dell’Ozobot, i codici e i “desideri” delle tre maschere della poesia.
Abbiamo deciso anche di disegnare i codici usati vicino alle righe del testo scritto e ci siamo divertiti un sacco!
Il video sopra mostra il risultato dei nostri lavori e di sicuro torneremo a realizzare attività di storytelling con i nostri fantastici Ozobot!
ZaplyCode: strumento didattico italiano di coding e pixel art per insegnanti e bambini
Pubblicato da Maestro Alberto
ZaplyCode è un interessante strumento didattico tutto italiano per iniziare percorsi coding e pixel art, costruito sulle esigenze degli insegnanti ma pensato per far divertire i bambini con attività divertenti, creative ed educative.
Il progetto è stato ideato e realizzato interamente da Rosario Messina, un dottore informatico, il quale mi racconta che l’idea è nata circa un anno fa osservando la moglie nella preparazione di lezioni sul coding e la pixel art per i suoi alunni e decidendo così di creare uno strumento per gli insegnanti ma al contempo divertente anche e soprattutto per i bambini.
Il motto d ZaplyCode secondo l’autore è infatti: costruito per gli insegnanti ma pensato per i bambini. Rosario precisa, rispondendo gentilmente alla mia richiesta di informazioni, che ZaplyCode è stato creato proprio a misura di bambino curando l’usabilità dell’interfaccia in modo da renderla semplice, intuitiva, efficace e divertente.
Lo strumento è stato pubblicato ufficialmente il 3 febbraio 2018 e ha già tantissimi utenti registrati, migliaia di progetti realizzati e migliaia di condivisioni su Facebook.
ZaplyCode è fondamentalmente un’applicazione web alla quale si accede via browser internet ma che funziona benissimo tuttavia anche su dispositivi mobili come tablet, smartphone e soprattutto sulla LIM di classe.
Non richiede l’installazione di alcun software aggiuntivo: per usarla basta registrarsi gratuitamente creando un account ed iniziare a partecipare alla già ricca community.
Si basa fondamentalmente sulla programmazione visuale per avviare i bambini attraverso la pixel art al coding, al pensiero logico e al pensiero computazionale in modo intuitivo e divertente attraverso un percorso creativo.
ZaplyCode è incentrain sostanzialmente su due applicazioni interne che sono l’una lo specchio dell’altra: Z-Code e Z-Pixel.
Con Z-Code si può scrivere in modo intuitivo una sequenza di codice attraverso blocchi numerati che corrisponderanno ad un disegno in pixel art.
Potrebbe essere usata anche per realizzare disegni attraverso codici già pronti come quelli che si trovano nei gruppi Facebook specifici e come quelli condivisi da questo blog.
Viceversa con Z-Pixel si può generare una griglia ed iniziare a disegnare prelevando al bisogno il codice generato in automatico.
A mio avviso è questa l’applicazione più interessante e di facile utilizzo, sebbene necessiti di qualche miglioria, come la possibilità di inserire righe e colonne senza perdere il lavoro iniziato, l’ampliamento della palette dei colori e magari l’inserimento di un colour picker per selezionare colori specifici con cui disegnare.
Ogni progetto è accompagnato da una mini guida in primo piano che aiuta l’utente alla realizzazione del lavoro sebbene le operazioni da svolgere siano davvero molto semplici.
In ZaplyCode è possibile scegliere le opzioni di visualizzazione della tabella su cui si disegna con 5 modalità di zoom, selezionare il numero delle righe e delle colonne, i colori, salvare il progetto, il codice sorgente, scaricare l’immagine e il codice ottenuto in formato PNG.
L’utente avrà a disposizione i progetti salvati nella propria libreria e potrà decidere se condividerli nella community con gli altri utenti e di pubblicarli nei social.
Per ora è disponibile la condivisione solo su Facebook ma spero che presto sia possibile lo sharing anche su Pinterest che sarebbe la rete sociale ideale per ZaplyCode.
In definitiva ZaplyCode ha il merito di cogliere con tempismo perfetto le esigenze di tanti insegnanti e dei loro alunni e il grande interesse che c’è nel web e nei canali social riguardo coding e pixel art.
Sarebbe opportuno a mio avviso realizzare applicazioni specifiche per Windows, Android e iOS in modo da utilizzare lo strumento anche offline senza bisogno di una connessione internet.
A quanto pare, tuttavia, ci sono altre idee in cantiere per arricchire la piattaforma sempre utilizzando la pixel art.
In ogni caso è comunque decisamente un buon inizio.